giovedì 5 gennaio 2023

In Italia la competizione "fair" non e' accettata

 Uno degli aspetti migliori del testo "Aristocrazia 2.0" di Roger Abravanel (testo che consiglio nella maniera piu' assoluta) e' che sostiene che  la competizione "fair" , in Italia, non e' accettata e che spesso, aggiungo io, sfocia, grazie a feccia umana fascista/maoista/'ndranghetista/mafiosa siciliana/nazista piemontese in conflitto vero e proprio, con il compimento di gravi reati penali e non solo bagatellari e pura diffamazione, anche con querele false o temerarie, per addormentare ed eliminare l'avversario , spesso addirittura identificato come nemico (ossia persona di cui si vuole la morte);ad aggravare il tutto e' che l'eliminazione del nemico avviene non " a viso aperto" ma con mezzi vigliacchi, subdoli e cammuffati, come l'incidente stradale a scopo politico o criminale e non per puro caso od errore in buona fede di un conducente di autoveicolo o l'istigazione al suicidio specialmente dopo una azione di mobbing fisico e psicologico.

E dato che in Italia la competizione, spesso sfocia in conflitto, ecco che allora si e' in una guerra civile permanente, che come un cane che si morde la coda, legittima il compimento di gravi reati penali, appunto perche' in italia si e' in guerra civile permanente e non in situazione di pace ed in una situazione di guerra i gravi reati penali abbondano (lasciando stare i veri  e propri crimini di guerra come contemplati dal diritto internazionale) .

Poi , all'estero, si rendono benissimo conto di cosa avviene in Italia e poi alla fine ci presentano il conto con gli interessi (ossia e' l'eterno ritorno di nietzschiana memoria, ma nel culo del cittadino italiano, per dirla papale papale e volgarmente)