sabato 29 dicembre 2012

Svizzera e comunita' europea e fiscalita' privilegiata


Data la posizione geografica , e' inaccettabile che la Svizzera rimanga fuori dalla comunita' europea.

Attualmente , la Svizzera e' una zona bianca sulla mappa geografica che rappresenta la Comunita' europea.
 
Tra l'altro, le accuse arrivate al sistema bancario svizzero per i conti di evasori fiscali globali e in parte al concetto di neutralita', ormai datato, sono arrivate non da un manipolo di cialtroni ma dal Tesoro degli Stati uniti di america e dal Consiglio dei ministri economico-finanziari della Comunita' europea.
Inoltre la Svizzera presenta dei Cantoni, come quello di Zugo, che al pari di altri staterelli europei, cosidetti paesi a fiscalita' privilegiata , offre una fiscalita' assai attraente per le aziende, in modo da creare un fisco slealmente concorrenziale a livello europeo e globale con paesi normali dell'eurozona.

La guerra di retroguardia della Svizzera contro le forze genuinamente europee e' viva e vegeta a tutt'oggi.

Ma il vero problema e' : che tipo di autorevolezza ha l'Unione europa nel chiedere alla Svizzera di entrare nella UE quando la Unione europea, in relazione ad una sempre piu' lunga serie di errori (Grecia, Cipro, nucleare civile, divisione tra Europa del sud e del nord,politica militare etc etc) presenta, ad oggi, una autorevolezza assai inferiore rispetto la Svizzera ?

venerdì 21 dicembre 2012

Universita' commerciale Luigi Bocconi/London school of economics


Dopo il liceo Scientifico che frequentai ad Olgiate Comasco, mi candidai per l'iscrizione alla Universita' commerciale Luigi Bocconi.
Feci il test , ma non lo superai.
Il problema e' che il risultato negativo non mi venne notificato con lettera ma venne pubblicato in bacheca nell'universita' Bocconi, ed inoltre il test , con risultato insufficiente per essere ammesso, non poteva essere controllato, per vedere come era stato corretto.
 
Invece dopo il conseguimento della laurea in giurisprudenza, che ottenni alla universita' cattolica del sacro Cuore, diversamente, la London School of economics, in MODO MOLTO PIU' SERIO rispetto la Bocconi, mi invio' una lettera personale dove mi si diceva che non ero ammesso.
 
Di conseguenza la prassi della Universita' commerciale Luigi bocconi ha avuto uno standard internazionale scadente rispetto la London School of economics.

mercoledì 19 dicembre 2012

GRIM REALITY :italians at war


Spesso in Italia passa una retorica buonista nei confronti delle nostre truppe, dei Carabinieri o della Fanteria.
Ma gli italiani , si sono comportati nelle guerre passate, come tedeschi o spagnoli o altri popoli: basta leggere il testo "Italiani, brava gente" di Angelo Del Boca, Ottobre 2005.
Si legge per esempio:
"Durante l'occupazione dall 11/04/1941 al 08/09/1943 gli invasori italiani, nella sola provincia di Lubiana, hanno fucilato 1000 ostaggi, ammazzato proditoriamente oltre 8000 persone, fra le quali alcune erano state prosciolte dal famigerato tribunale militare di guerra di Lubiana; incendiarono 3000 case, deportarono nei vari campi di concentramento in Italia oltre 35.000 persone, uomini, donne e bambini, e devastarono completamente 800 villaggi.Attraverso la questura di Lubiana passarono decine di migliaia di sloveni. La' furono sottoposti alle piu' orrende torture, donne vennero violentate e maltrattate a morte. Il tribunale militare di Lubiana pronuncio' molte condanne all'ergastolo e alla reclusione, cosicche' nel solo campo di Arbe perirono di fame piu' di 4500 persone" Di Sante - italiani senza onore- pag 103.
Inoltre il testo ricorda l'infame figura di Rodolfo Graziani, il militare fascista criminale di guerra.

martedì 18 dicembre 2012

CRISI DEL SISTEMA versus collasso del sistema


"E NEL CASO DI UNA CRISI DI SISTEMA ?

......... Ne parleremo durante le nostre prossime conversazioni, ma direi fin d'ora che lasciar crollare un sistema finanziario in nome del giusto principio che chi ha amministrato male deve pagare il fio oppure, all'altro estremo, salvare qualsiasi singola banca in difficolta' in nome della necessita' di tenere in vita il sistema sono due aberrazioni speculari. La regola deve essere questa: la struttura economica e finanziaria va tenuta in vita, le singole imprese (siano esse finanziarie o industriali) VANNO LASCIATE CADERE. La difficolta' sta nel capire dove finisce un caso ed inizia l'altro. Per esempio, una grande istituzione finanziaria potrebbe avere una tale ramificazione di rapporti che la sua caduta travolgerebbe l'intero sistema" ............

Da  "La veduta corta"  Tommaso Padoa Schioppa intervistato da Beda Romano riguardo il crollo finanziario del 2008, Il Mulino, Marzo 2009

Il problema di oggi e' che sta crollando l'intero sistema USA/Europa occidentale.

lunedì 17 dicembre 2012

The real essence of privacy


A very good book about privacy is "PRIVACY LOST: how technology is endangering your privacy" by David H. Holtzaman, 2006.

IL KAMIKAZE CON PARTITA IVA

NARRATIVA

" Ercole Baldieri, un piccolo imprenditore comasco con partita iva, non sapeva piu' cosa fare e la cosa che lo impensieriva di piu' era che il fallimento della sua azienda  era alle porte ; inoltre la Guardia di finanza di Como lo aveva messo nel mirino.
Era separato da anni e doveva pagare una quota alimenti,  alla ex moglie, molto alta.
Sapeva che le cose potevano solo andare male e non riusciva a vedere le due figli, una di 5 e l'altra di 13 anni..
Ma, disse tra se' , nel suo suicidio, avrebbe trascinato con se', quelli che pensava essere i suoi persecutori.
Prese allora la sua BMW X6 e si lancio' a 200 km l'ora sulla Lomazzo Bizzarone, in provincia di Como, centrando, in un preciso frontale l'auto dei 4 finanzieri che arrivava in senso contrario dalla dogana di Bizzarone / Brusata.
Lui rimase ferito, ma uccise tre uomini della guardia di finanza che guidavano una Fiat Tipo di servizio.
Ancora una volta chi moriva era il soldato semplice, mentre i generali stavano al calduccio dell'ufficio di Como".

domenica 16 dicembre 2012

DECRETO "NOTTE E NEBBIA"


"A Norimberga il generale Keitel disse che fra tutti i crimini di guerra che egli affermava di aver commesso solamente per ordine di Hitler, - i peggiori- derivarono dal decreto -Notte e nebbia-.
Questo ordine grottesco, che colpi' gli sfortunati abitanti dei territori conquistati dell'Ovest, fu emanato da Hitler in persona il 7 dicembre 1941. Come indica lo strano nome - nacht und nebel erlass-, si trattava dell'arresto di - persone pericolose per la sicurezza dei tedeschi-, le quali non dovevano essere soppresse immediatamente, ma fatte sparire senza lasciare traccia nella notte e nella nebbia dell'ignoto, in Germania.
Sulla loro sorte non veniva data alcuna informazione alle famiglie, nemmeno notizie circa il luogo dove erano state sepolte dal Reich (come sempre accadeva)."
William L. Shirer "Storia del Terzo reich" vol II

sabato 15 dicembre 2012

SVIZZERA / INGHILTERRA- Comunita' europea


Svizzera e Inghilterra sono entrambi nazioni che di fatto si pongono contro la comunita' europea.
 
L'unica differenza, e non da poco, e' che la posizione della Svizzera e' dichiarata e palese.
 
Londra inoltre, come piazza finanziaria globale, ha poco da guadagnare da una Europa che regolamenta pesantemente i mercati finanziari.
 
L'industria degli Hedge Funds, in pochi mesi, per esempio , si puo' spostare a Zurigo od Hong Kong se dovesse essere svantaggiata da Bruxelles.
 



giovedì 13 dicembre 2012

Prossime elezioni parlamentari italiane


Alle prossime elezioni del Parlamento nazionale italiano , votero' Partito Democratico: penso che la destra italiana subira' una notevole sconfitta.



mercoledì 12 dicembre 2012

La goccia cinese


Quando lavoravo per Finanza e Futuro, Deutsche bank group, feci migliaia di telefonate a persone che non conoscevo offrendo fondi comuni.
 
In quel periodo , al parlamento italiano, parlo del 2003-2007, si discusse una legge per tutelare la privacy di chi riceveva telefonate.
 
Non so se la legge e' passata.
 
So pero' , che come una goccia cinese, una supposta incaricata della Telecom , telefona ogni settimana al numero 031 986004 chiedendo di mio padre.
Questa sera gli ho risposto in modo maleducato dopo varie settimane di GOCCIA CINESE.

REATO di TORTURA : mancata introduzione in Italia


Fare causa, per far valere i propri diritti non e' una cosa cosi' semplice.
Possono mancare i soldi, puo' mancare il bravo avvocato, o semplicemente si viene "sconsigliati" al fine di evitare che si possa citare una persona in giudizio oppure i tempi della giustizia sono troppo lunghi.
 
 
Ma se poi la legge non esiste la cosa , ossia fare causa, e' semplicemente IMPOSSIBILE.
 
In Italia questo e' il caso del reato di tortura.
 
La convenzione dell 'ONU contro la tortura, definisce la tortura come "L'atto con il quale un agente della funzione pubblica - personalmente o da altri su sua istigazione o con il suo consenso- infligge dolore o sofferenze forti, fisiche o mentali, per ottenere informazioni o confessioni, o per punire o intimorire la vittima."
 
Tale reato, se esistente nell'ordinamento italiano, sarebbe stato applicato nel caso della scuola Diaz nel G8 a Genova relativamente a cittadini italiani e non italiani. 
 
La convenzione ONU contro la tortura e la convenzione europea dei diritti dell'uomo impone agli stati membri l'inserimento del reato all'interno dell'ordinamento, ossia codice penale.
Ma l'Italia non ha mai , ad oggi, introdotto nel codice Rocco, ossia nel suo codice penale, il reato di tortura.

domenica 9 dicembre 2012

ERIC HOBSBWAM

DI SEGUITO UNA OTTIMA ANALISI DEL GRANDE ERIC HOBSBWAM:


Il professor Eric Hobsbawm mi riceve nella sua casa a Hampstead, arredata in modo perfettamente coerente con la sua vita, libri, dischi, fotografie di famiglia, quadri che ricordano i viaggi in Russia o in Italia. È molto lucido e comunicativo.

Lei è l’autore di «Il secolo breve». Ha visto con i suoi occhi la fine della I Guerra Mondiale, l’avvento di fascismo e comunismo, la II Guerra Mondiale, la Guerra fredda, la caduta del muro di Berlino, l’11 settembre. A che punto siamo oggi nel mondo?
«È chiaro che siamo in un’epoca di instabilità. Gran a parte dell’umanità è preoccupata e pochissimi sanno cosa succederà. Tra il 1945 e i primi Anni 70 eravamo invece in un’epoca di stabilità, oggi pochi individui o governi sanno cosa accadrà tra cinque anni. Questo è il sentimento di questo periodo. C’è chi è più ottimista e chi meno, ma non c’è fiducia».

Pensa che ci sarà una guerra?
«Un’altra guerra mondiale non riesco a immaginarla. Non vedo in ogni caso l’unica guerra possibile, cioè tra Cina e Stati Uniti. Sono possibili guerre marginali in Medio Oriente, nel Sud est asiatico appoggiate dall’esterno, ma non una vera guerra mondiale».

E la Primavera Araba?
«Ero molto favorevole, felice perchè non mi aspettavo di vivere abbastanza a lungo per vedere gente buttare per aria dei regimi militari. Sembrava il 1848. Una delle grandi lezioni però è che è più facile far finire un regime che sostituirlo».

In Europa cosa succede?
«Il sistema capitalista non funziona più dal 2008 con il collasso del sistema finanziario internazionale. La parte debole oggi è in Europa ma è un aspetto dell’incapacità di organizzare un sistema economico globale che funzioni».

Qual è il problema?
«La mancanza di leadership, di persone che decidono. Lo dicevo in passato e lo ripeto oggi: questo è il tallone di Achille della globalizzazione che funziona in tutti i campi, linguistico, culturale, scientifico, economico ma non in politica. Non ci sono accordi tra i due o tre principali paesi del mondo, nessuno decide più».

Nemmeno gli Usa?
«No. Sono ricchi, potenti, forti dal punto di vista economico e militare ma non decidono».

E la Germania?
«La Germania è l’economia più forte in Europa, ma non è così forte se paragonata a Usa o Cina perchè è molto più piccola. È importante in quanto fa parte dell’Europa. L’ Europa è un esempio concreto di quello che dicevo prima e cioè il fallimento della politica, che non sa essere globale. Sarebbe possibile per esempio un accordo sugli Eurobond ma francesi e tedeschi non riescono a mettersi d’accordo».

E la Gran Bretagna?
«Forse andrà a pezzi. No! Ha cercato di mantenere la sua posizione di grande impero troppo a lungo e questa è una delle ragioni principali per cui alla fine abbiamo deciso di stare con gli Usa e non con l’Europa. La Gran Bretagna è semi europea».

Lei crede nell’Euro ?
«Non sono qualificato per giudicare, ma se si abolisse l’euro il costo di cambiare tutti i sistemi economici sarebbe enorme e nessuno lo vuole veramente. Quindi anche se non funziona durerà».

Come sta oggi il mondo?
«Molto meglio. Le condizioni dell’uomo oggi sono migliori perchè gli uomini vivono più a lungo e hanno molte più scelte nella loro vita. Anche quando pensiamo a potenziali catastrofi e a quante persone sono morte nel ventesimo secolo, la vita umana è migliorata. Tra quarant’anni le persone staranno ancora meglio e noi stiamo già molto meglio dei nostri nonni e dei nostri genitori».

Per via del progresso tecnologico?
«Sì, e anche per la grande capacità di produrre e scambiare. Ci saranno problemi veri come quello delle risorse, per esempio la mancanza d’acqua, ma non credo che in termini materiali si possa essere pessimisti per i prossimi cinquant’anni. Però la gente non è più felice. La felicità non si misura con la sicurezza materiale. Fino alla fine degli Anni 50 si viveva più o meno come negli ultimi millenni, la gente era povera, contadina, ma vi erano regole, tradizioni, ruoli, religioni e quindi delle certezze e una guida. Dagli Anni 70 questo sistema di regole è stato distrutto e la gente non sa dov’è e dove andare. Non ci sono più ruoli precisi».

Cosa succederà ?
«Il fondamentalismo religioso è una reazione a questa situazione. Da un altro lato la gente non avendo direttive vede delle opportunità e le prende. In Occidente siamo ancora affezionati a marche di cui ci fidiamo e che continuiamo a comprare. In Cina non si interessano ai marchi e soprattutto non c’è lealtà perchè sono soprattutto dei giocatori».

Lei è ancora comunista?
«Il comunismo non esiste più. Sono leale alla speranza di una rivoluzione anche se non credo che succederà più. Non so se basta per essere comunista, io sono marxista perchè penso che non ci sarà stabilità finchè il capitalismo non si trasformerà in qualcosa di irriconoscibile dal capitalismo che conosciamo oggi. E sono leale alla memoria in quello in cui ho creduto e che fu un grande movimento anche in Italia».

giovedì 6 dicembre 2012

COMPLEX SYSTEMS




The problems linked with complex systems are , today, in Italy undervalued.

But the world is a complex system , where the changing af a microsystem can influence deeply the whole macro-system around, with a great impact.



Bibliography:

"X-events: the collapse of everything" by John Casti
"THE THIRD LENS, multi-ontology sense- making and strategic Decision-making" by Mika Aaltonen