martedì 30 dicembre 2014

THE TRAP- James Goldsmith

Un testo veramente importante, citato nel libro di Paul Craig Roberts "the failure of laissez faire capitalism" del 2013, e' "THE TRAP" di James Goldsmith , del 1994.
In particolare del testo di James Goldsmith concordo con i primi 5 capitoli:
A) Measuring or understanding ?
B) The new Utopia: GATT and Global free trade
C) nations, Artificial States and Populated Spaces
D) rethinking the welfare state
E) modern agricolture and destruction of society.
Non sono d'accordo invece con James Goldsmith per quanto riguarda l' ultimo  capitolo, sulla energia nucleare.


In particolare, nel testo James Goldsmith parla bene della Lega Nord e pone l'attenzione su una futura europa unita che riproponga, in termini europei, il fallimentare progetto della cassa del mezzogiorno che tanti danni ha fatto in Italia :ossia di una Comunita' Europea fallimentare basata sul welfare state della cassa del mezzogiorno su larga scala tra nord e sud Europa e non piu' solo tra nord Italia e sud Italia.
Il testo illustra un ulteriore passo nel caos globale dopo l'agosto del 1971 :dallo sganciamento dello USD dall'oro, dell'agosto del 1971, con Nixon, al GATT:il relativismo finanziario della moneta sganciata dall'oro e il progetto mondialista del GATT come lenti passi verso la distruzione della classe media americana ed europea e dell'attuale situazione di caos globale.

domenica 28 dicembre 2014

sabato 27 dicembre 2014

I bambini non ci sono solo a Taranto

Messaggio a Matteo Renzi che ha invocato i bambini di Taranto come giustificazione per salvare e nazionalizzare la ILVA di Taranto, una acciaieria che non funziona, in particolare dal punto di vista ecologico: i bambini non ci sono solo a Taranto, in relazione alla nazionalizzazione dell' ILVA : i bambini ci sono anche in Ruanda, in Jugoslavia ed in Lombardia -ad esempio i bambini dei figli dei piccoli imprenditori che si sono suicidati al nord- ed in altri posti sia dell'europa che del mondo - : i bambini c'erano anche a CHERNOBIL nel 1986 o a Bhopal nel 1984 o a Beslan nel 2004 o a Seveso nel 1976, ossia i bambini non sono uno strumento per giustificare le proprie scelte politiche.

martedì 23 dicembre 2014

Le femministe e le donne hanno giocato contro l'occidente

Mi dispiace dirlo, ma e' la realta', le donne, in occidente, hanno giocato pesantemente contro l'occidente almeno negli ultimi 20 anni, senza pagare il giusto prezzo come sanzione per collaborazione con il nemico.
In famiglia , ad esempio, si delinque in due, marito e moglie, ma poi in galera finisce il marito, come attestato dai rapporti numerici tra uomini e donne imprigionati nelle galere italiane dove gli uomini sono in numero assai maggiore delle donne (come se la tendenza a delinquere degli uomini fosse maggiore rispetto le donne).
Faccio un esempio : lui e lei vivono insieme da 10 anni nella stessa casa e lei supporta lui e sa tutto di lui. Lui viene condannato per associazione a delinquere ex art 416 CP, e lei , che sanno tutti essere una criminale, non viene nemmeno indagata quando anche lei dovrebbe essere accusata o di favoreggiamento o di associazione a delinquere. Lui va in galera mentre lei continua ad essere libera senza alcun problema. Ossia in Italia vanno in galera solo gli uomini, i maschi.(La storia raccontata e' vera,  e la ho vissuta in prima persona ed i casi simili sono innumerevoli).

sabato 29 novembre 2014

MESSAGGIO AGLI SVIZZERI

Domani, riguardo il referendum sull'oro, votate NO : e' inutile che la Svizzera si "impicchi all'oro" in un sistema internazionale di FIAT MONEY: ha ragione la Banca Centrale svizzera. Se qualcuno deve legare in qualche modo la moneta all'oro per ragioni di stabilita' finanziaria od inflazione, questi devono essere gli Stati Uniti di America come precursori.
La Svizzera e' troppo piccola per fare guerre valutarie perdenti contro entita' molto piu' grosse.
DOMANI AL REFERENDUM SULL'ORO, CITTADINI SVIZZERI, VOTATE - NO -.

domenica 16 novembre 2014

Alcune considerazioni sulla leadership di Matteo Salvini

Sinceramente non penso che la lega nord si debba occupare di Tor Sapienza o di Taranto come per esempio si dice oggi su repubblica a pag 17 "il Matteo di destra che picchia duro sulle paure della italia- la capitale mi ama-. : la Lega , come da statuto si deve occupare degli interessi della Padania, come definita nello statuto della lega nord stessa. Se si vuole fare una politica ampliata al sud italia, allora si deve cambiare lo statuto della lega nord con un congresso nazionale padano. Inoltre non sono d'accordo con Matteo Salvini per quanto riguarda le critiche all'euro : il problema economico in Europa e' legato, come scritto in precedenza A) al ciclo economico di lungo periodo sfavorevole B) ai debiti cumulati in Italia ed in Sud Europa C) alle delocalizzazioni ed alla deindustrializzazione in Italia D) alle tasse troppo alte in Italia E) alla giustizia lenta in Italia ed ad una serie di altri problemi di lungo periodo della europa e della Italia.
L'Euro e' l'ultimo problema in Italia ed in Europa mentre i problemi sono altri.
Inoltre, pur avendo condannato l'attacco di Matteo Salvini al campo Rom a Bologna questa mattina su radio padania penso che Matteo Salvini, seppur osannato non sia un buon segretario per la Lega Nord in particolare riguardo la sua tendenza ad azzeccare i temi sbagliati in agenda.
Inoltre penso che usare rom ed immigrati come capro espiatorio non sia una politica saggia pur essendo contrario alla operazione Mare Nostrum ed alla immigrazione eccessiva in Italia in un momento , come l'attuale, economicamente sfavorevole.  
Se dovessi muovere una critica alla Europa, invece di parlare dell'euro parlerei invece dello schema ponzi rappresentato attualmente dai trasferimenti di denaro dal nord europa al sud europa come per esempio descritto magistralmente nell'articolo "The EU is one big welfare Ponzi scheme" by jake novak, 28 october 2014 sulla  CNBC.
Come diceva Luigi Einaudi, conoscere per deliberare. 

venerdì 14 novembre 2014

Capire il cristianesimo per evitare la catastrofe

Riporto la parte della intervista che consiste nella risposta alle domande del giornalista , tagliando il preambolo dell'articolo, apparsa in data 18 settembre 2004 su il Giornale di Silvio Berlusconi: personalmente concordo con Rene' Girard.

Professor Girard, in che modo la Bibbia tratta il tema del sacrificio e della violenza diversamente dagli altri testi sacri ?

In tutte le religioni arcaiche il mito racconta la fondazione della religione, che avviene sempre con l'omicidio collettivo di una vittima che e' ritenuta colpevole.Nella Bibbia, e soprattutto nel Nuovo Testamento, la vittima invece e' innocente e per la prima volta non viene applicato il meccanismo del capro espiatorio. Si svela cosi' quello che io chiamo il ciclo della violenza mimetica.

Ed e' questo il punto di svolta della storia della umanita' ?

Si, anche se e' un po' complicato spiegarne le conseguenze. Il Cristianesimo, infatti priva l'umanita' della protezione offerta dal sacrificio che eliminava la violenza all'interno della societa'; togliendo il sacrificio non siamo piu' protetti dalla violenza che era stata imbrigliata dal capro espiatorio e che altrimenti si sarebbe diffusa distruggendo l'umanita'.Il Cristianesimo ha lentamente sovvertito questo ordine di cose fino all'eliminazione completa dei sacrifici umani, che erano, lo ripeto, il minimo comune denominatore di tutte le culture del mondo.

Pero' questo non ha eliminato la violenza, che oggi dilaga nella nostra societa'........

Abbiamo piu' violenza perché, come dicevo, il cristianesimo cj ha privato dei sacrifici finalizzati a esorcizzare la violenza all'interno delle societa' arcaiche. Il cristianesimo pretende da noi molto di piu' e ha reso quindi molto piu' difficile essere uomini, per i quali la violenza e' ineludibile. Si pensava che le religioni fossero una invenzione dell'uomo e che si potesse tranquillamente farne a meno, ma questo e' impossibile, ed oggi soltanto una maggiore comprensione del Cristianesimo potra evitare la catastrofe finale. Il progresso della tecnologia e della scienza ha sviluppato anche terribili potenzialita' distruttive della guerra che nell'antichita' faceva parte dei meccanismi rituali del sacro.

Che ruolo gioca il Cristianesimo in questo processso ?

Ci svela questo meccanismo con il racconto della Apocalisse, che non e' una fantasia o una ripresa di favole comuni al tardo giudaismo, ma un chiaro avvertimento di quello che succedera'. L'apocalisse integra il messaggio cristiano; dobbiamo essere consapevoli della pericolosita' implicita nel cristianesimo: l'Apocalisse ci avverte delle conseguenze che ci saranno inevitabilmente se non adempiremo alle esigenze del Cristianesimo rinunciando volontariamente alla violenza.

Come possiamo fare ?

Cambiando idea sulla religione.La gente di solito pensa alla religione come fosse qualcosa di stupido o come una specie di antidoto contro la violenza, come se fosse una medicina, di cui basta prendere un paio di compresse per stare meglio, ma questo e' falso. L'uomo delle religioni arcaiche interpreta la vita in un certo modo: si sacrificano delle vittime agli dei e cosi' ci si garantisce l'esistenza in un mondo stabile fatto di regole fisse.E' la dimensione dell' "eterno ritorno" tipica dei Greci e degli Indu', per i quali il sistema dei sacrifici serve anche  frenare il progresso umano.Non e' casuale , ad esempio, che sia l'agricoltura sia la tecnologia si siano sviluppate per la maggior parte nelle zone di influenza biblica. la nostra civilta' e' stata pero' tanto libera e tanto creativa da arrivare ad inventare persino la bomba atomica. Ha ragione San Paolo quando definisce le altre religioni "infantili", perché evitano la fatica delle scelte attraverso il meccanismo del sacrificio rituale cruento: la crescita e la maturita' implicano la responsabilita' delle scelte. Sempre San Paolo definisce la religione come l'educazione della umanita', e ricorda come alla fase infantile delle prime religioni segue quella quella della maturita' ossia il cristianesimo.Il problema religioso non si risolve dicendo semplicemente "la religione e' buona" o " la religione e' cattiva": il problema e' capire, e noi non abbiamo ancora capito completamente il Cristianesimo. Piu' capiremo il cristianesimo e maggiore sara' il nostro grado di liberta'"
NB Personalmente sono contro l'esercizio della violenza : ci sono pero' dei casi in cui l'esercizio della violenza e' legittimo come per il caso della legittima difesa o della guerra giusta in caso di aggressione.I confini delle definizioni sono labili, ma ci sono casi platealmente chiari di aggressione contro uomini o donne o stati innocenti.

mercoledì 12 novembre 2014

FAKE economy , fake reality.

Riporto una ottima lettera agli investitori di un fondo hedge statunitense - The followig is a very good letter sent  the last week to investors by an US hedge fund:




Excerpted from Elliott Management's Paul Singer letter to investors,
FAKING IT
Nobody knows when reality will overtake the rhetoric, lies, phony statistics, wishful thinking, fake prices and tiresome poseurs pretending to be world leaders. The situation is universal, a consequence of incompetent leaders and careless (or ignorant) citizenry. Global problems are continuing to mount, along with the risk that the consequences of years of bad policies and inept leadership compound (as sometimes happens) in a short window of time. Let us start by unpacking some current examples of fakery, and then try to explore the consequences.
Monetary policy.
Either out of ideology or incompetence, all major developed governments have given up (did they ever really try?) attempting to use solid, fundamental policies to create sustainable, strong growth in output, incomes, innovation, entrepreneurship and good jobs. The policies that are needed (in the areas of tax, regulatory, labor, education and training, energy, rule of law, and trade) are not unknown, nor are they too complicated for even the most simple-minded politician to understand. But in most developed countries, there is and has been complete policy paralysis on the growth-generation side, as elected officials have delegated the entirety of the task to central bankers.
For their part, the central bankers are proud and delighted to be providing the primary support for the global economy. Their training for this role took place in the decades before the 2008 financial crisis, when central bankers (led by “The Maestro,” Alan Greenspan) “deftly” headed off crisis after crisis. These policy responses “worked,” we were told, and they promised a new era of fine-tuning, moderation in markets and complete control of the economy by central bankers. The words in quotes are meant to be ironic, of course, because in fact, the Federal Reserve Board’s moves disguised hidden – but serious and real – future costs, which came due in 2008. The ensuing crisis introduced the term “moral hazard” (not meant to be ironic) into the mainstream, meaning that risks were taken by financial institutions and others seeking private reward, while the costs of the risks were borne primarily by the taxpayers. Central bank manipulation of prices and risk taking has become the norm over the last six years, because it is so hard for investors to see the downside. QE and ZIRP have been “free,” as far as most people are concerned, in terms of stability, asset price and economic growth, and economic recovery. “Free” in this context means devoid of future countervailing negative consequences. Unfortunately, this particular magic bullet is illusory – the negative consequences are in the early stages of revealing themselves.
Among the worst consequences of the delegation of responsibility from political leaders to central bankers has been the increasing arrogance of the latter group and their inability to understand the rapidly evolving nature of the world’s major financial institutions. Prior to the crisis, central bankers were unable to understand the risks that were building up in the global financial system and the economy. They did not see the 2008 collapse coming, nor did they perceive how fragile the system had become, or that the major financial institutions had become the largest and most leveraged hedge funds on earth.
This lapse was a catastrophic error, not just of execution but also of theory and structure. During the 2008 crisis, the central bankers (rightly) applied standard (more or less) responses to financial collapse (flooding the system with liquidity and reducing interest rates), which of course truncated the crisis and stabilized the system. But their inability to understand the financial system, or to take responsibility for their massive failures in causing/allowing the crisis to occur, has resulted in a seriously deficient economic recovery phase. Central bankers do not understand that it was their tinkering, manipulation, bailouts and false confidence that encouraged and enabled the insanity that led to the fragility and collapse. Partially as a result of that misunderstanding, the developed world has doubled down on the same policies, feeding the central bankers’ supreme self-confidence. Political leaders have been content to stand aside and watch the central bankers do their seemingly magical and magnificent work.
The believers in the wisdom of this central-banker-centric economic world have been crowing and gloating that those (like us) who have raised concerns about the risks posed by the post-crisis, monetary-dominated policy mix (inflation, distortions, growing inequality, lower growth) are just “wrong” and should apologize for a “massive error.” This, shall we say, “Krugmanization” of a substantial portion of the economics profession and punditocracy is in its triumphalist phase, and whether its smug non-stop “victory lap” ultimately represents an embarrassing high-water mark is for subsequent events to reveal.
However, let us look at the policies that have been implemented post-crisis (in the absence of the kind of solid pro-growth policies that we and others have been advocating) and compare them to the policies that were in place during the run-up to the 2008 crisis.
Pre-crisis, the Fed funds rate was 1% for 2-1/2 years. There was no asset buying by the central bank (QE), but the persistently low Fed funds rate fueled bubbles in leverage, real estate and structured products. The balance sheets and derivatives books of financial institutions went from crazy to colossally insane.

Following the crisis, the Fed funds rate has been effectively zero for six years, and QE has put several trillion dollars of government and mortgage debt on the books of the world’s major central banks. Indeed, a substantial portion of government spending in the past six years has been “financed” by QE. If the gibberish that passes for explanations of why this is not just money printing makes sense to you, then please give us a call so we can be educated. The explanation makes no sense to us.
ZIRP has allowed insolvent corporations to issue debt at almost no premium to government bond rates. Companies that should be shuttered or taken over and chopped up are instead able to pursue projects that should never have seen the light of day, and to create fake demand that essentially borrows growth (and jobs) from the future.
A good deal of the economic and jobs growth post-crisis is false growth, with little chance of being sustainable and self-reinforcing. It is based on fake money conjured by the Fed to buy assets at fake prices. What happens when interest rates are normalized and QE stops (and reverses) globally is a question that nobody wants to contemplate. The financial system is fragile, still ultra-leveraged and reliant upon a continuation of superlow interest rates. Thus, the appearance of stability and low volatility is also illusory.
Government economic data.
Some of the most important government data is unreliable, starting with inflation. Reported real GDP growth has been in the 2% annualized range for the last few years. The 4% annualized real growth rate reported for the second quarter of 2014 only reversed the terrible first quarter numbers, so year-over-year growth was still only in the 2% range for the twelve months ended June 30, 2014. Only if third and fourth quarter real GDP growth reaches 3% or higher, and only if that rate persists next year, will it be fair to say that the U.S. economy has finally recovered from the crisis (six tough years later).
But regardless of the purported results for the rest of 2014 and into 2015, all of the reported growth numbers are too high, because the official inflation number is too low. Over a long period of time, these figures have become politicized, always in the direction of under-reporting inflation. Constant repetition has resulted in most policymakers and economists now just accepting the adjustments and tricks that have become part of the reporting culture. From the notion that there is “core” and “non-core” inflation; to ignoring house prices and using “rental equivalence”; to “hedonic adjustments” according to which, if your computer is “better” than last year’s, then you should subtract an amount from the actual price every year to reflect that improvement, even though it is subjective and not really quantifiable; to a handful of other nonsensical adjustments, inflation is understated. Inflation is also distorted by the increasing gap between the spending basket of the well-off and that of the middle class (check out London, Manhattan, Aspen and East Hampton real estate prices, as well as high-end art prices, to see what the leading edge of hyperinflation could look like).
Said differently, inflation is the degradation of the value of money. Money has no meaning beyond the value of the real things for which it can be exchanged. The inventions and tools of modern finance have made things look really complicated, but stripping inflation to its essence is critical to understanding what is real and what is false. The inflation that has infected asset prices is not to be ignored just because the middleclass spending bucket is not rising in price at the same rates as high-end real estate, stocks, bonds, art and other things that benefit from QE and ZIRP. Money is losing value in those areas. This is inflation, plain and simple. If and when the situation gets to be Argentina-like, with generalized increases across the entire spending spectrum, it will be clear to everyone. In the meantime, sadly, policymakers do not recognize the reality of the peculiar and sectoral inflation, in some cases massive and growing, that has been caused by money printing and bad policy.
Even apart from rising prices in high-end goods, all of this suggests that CPI inflation is being understated by some unknowable amount, which we estimate is between 1/2% and 1% per year. This is a big difference in a 2% or 2-1/2% per year reported real GDP growth environment. Middle class citizens who are paying more at the supermarket and for college tuition and for many other goods and services feel that inflation is higher than reported, but they lack access to reliable data. The well-off think that it is their exquisite good choices that enable them to sell their overpriced $10 million co-op apartment and buy a $20 million overpriced Hamptons beach home. Neither group is coming to grips with the insidious and tricky nature of modern inflation, and the government just uses its tone of complete confidence to ignore what citizens see with their own eyes.
Unemployment figures are also a source of faulty or misleading data. The headline currently reported unemployment rate of 5.9% is deeply misleading. A 35-year low in the workforce participation rate, a policy-driven transition from full-time to part-time jobs, and the transition from high-paying jobs to relatively low-paying service jobs, all combine to make the headline rate a poor measure of employment health. Support for our statement is provided by the data on real wages, which have been stagnant during the entire post-crisis period. These figures for trends in real wages avoid the distortions we have described above, and are consonant with the polling numbers which show that Americans believe their country is on the wrong track and that the future prospects for themselves and their children are poor.
Deleveraging.
The 16th Geneva Report on the World Economy (published in September of this year by the Centre for Economic Policy Research) says that the total burden of global non-financial debt, private and public, has risen from 60% of national income in 2001 to almost 200% after the crisis in 2009 and to 215% in 2013. Contrary to widely held beliefs, the world’s leading governments and financial institutions have not yet begun to de-lever, and the global debt-to-GDP ratio is still growing to record highs, even before taking into account entitlement programs.
*  *  *
Nobody can predict how long governments can get away with fake growth, fake money, fake financial stability, fake jobs, fake inflation numbers and fake income growth. Our feeling is that confidence, especially when it is unjustified, is quite a thin veneer. When confidence is lost, that loss can be severe, sudden and simultaneous across a number of markets and sectors.

martedì 11 novembre 2014

GLI INTELLETTUALI

Un testo veramente cruciale riguardo gli intellettuali come categoria dello spirito, della materia e del mangiare a ufo e' quello di Paul Johnson, "Gli intellettuali", Longanesi 1988.
Un altro buon testo, sugli intellettuali, quelli veri, e' "I CONFORMISTI, l'estinzione degli intellettuali d'Italia" di Pierluigi Battista, gennaio 2010.

sabato 8 novembre 2014

La nuova e giovane ondata puzza

Il 29 luglio 2009 il quotidiano La provincia di Como ha pubblicato una mia lettera , dove tra le altre cose auspicavo nuovi politici in Italia.
Ad oggi purtroppo devo constatare che la nuova ondata puzza e non e' odore di Chanel numero 5 e che gente come Matteo Renzi, Debora Serracchiani, Federica Mogherini, Anna Ascani, Filippo Taddei per fare alcuni nomi dei comunisti (sono comunisti, ma udite udite, poi in Tv parlano da liberali di centrodestra) ed Alessandro Di Battista dei 5 stelle e praticamente il novanta per cento dei 5 stelle sono peggio dei vecchi politici.
Questo solo per fare una lista esemplificativa e non tassativa.
Inoltre Matteo Renzi non ha ancora affrontato una elezione politica nazionale italiana , cosa che non e' un particolare secondario.

mercoledì 5 novembre 2014

Alcune domande alla lega nord/come al solito onere mio personale

Mi potete rispondere ad alcune domande come appartenenti alla lega nord della sezione di Como ?
A) Non ho ancora capito perché la sezione di como e' stata commissariata. Me lo potete dire ?
B) Non ho ancora capito perché durante la campagna per le europee Matteo Salvini e il tizio della cattolica Claudio Borghi Aquilini hanno fatto una campagna contro l'euro dato che il problema  non e' l'euro. Mi puoi dire perché hanno fatto una campagna contro l' euro e perché adesso hanno accantonato la campagna contro l'euro.
- tieni in  considerazione che il 35/40% dei leghisti e' favorevole all'euro-
C) Mi puoi dire perché Matteo Salvini ha fatto una campagna contro il TTIP , ossia il trattato transatlantico sul commercio ?
D) Mi puoi dire perché la lega nord non ha MAI parlato contro le delocalizzazioni (la lega nord in passato ha parlato di dumping ma non di delocalizzazioni) e non ha mai parlato di oro relativamente al dollaro usa od ad una altra qualsiasi moneta come stabilizzatore contro inflazione ed eccessive bolle finanziarie.


Anticipo che sono leghista e voto lega nord , ma uno come matteo salvini che parla contro l'euro, che parla contro il TTIP, che va in korea del nord e russia, che non ha mai parlato della funzione dell'oro in relazione alla moneta, che non ha mai parlato di delocalizzazioni, che non e' mai andato a parlare con i politici degli stati uniti di america mi preoccupa seriamente.
Come al solito l'onere di dire le cose come stanno spetta a me.

Dr Gianpaolo Bernasconi

martedì 30 settembre 2014

MIA E MAIL INVIATA RIGUARDO L'INTERVISTA "tra Ratzinger e gli USA"

Sotto riporto la mia e mail inviata al sito Caffe' Europa di Giancarlo Bosetti e pubblicata in data 09/10/99.


In relazione alla intervista a Gadamer , Vi vorrei fra notare che nel 1993 ero giunto alle medesime conclusioni sulla basedi letture prese a prestito: "La guerra e l'unita' europea" discorso pronunciato all'Asemmblea costituente nella seduta del 29 luglio 1947 da Luigi Enaudi (discorso cruciale), la prefazione di Barbara Spinelli al "Libretto nero" di Zirinovsky, "le conseguenze economiche della pace" di Keynes.
All'incontro del 24-25 novembre 1994,  "la geopolitica della nuova europa" presso la statale di Milano, facolta' di scienze politiche ho esposto le mie idee a sergio romano sostenendo il pericolo di una terza guerra mondiale (nucleare), ma Sergio Romano ha detto che non vi erano problemi e d'altronde continua a farlo anche ultimamente, come nel suo ultimo articolo sulla Russia di oggi pubblicato sull'ultimo numero di liberal.
Il mio professore di diritto comunitario, Ugo Draetta, Universita' Cattolica del Sacro Cuore, sollecitato riguardo il problema nel 1994 con consegna di un mio elaborato sull'argomento, nel 1998, incontrato per caso in universita' ha addirittura fatto finta di non aver mai ricevuto il mio elaborato sull'argomento.
A questo punto mi devo complimentare con la Vostra rivista perché l'articolo intervista in oggetto mi ha interessato moltissimo, ha riconfermato il grande e difficilissimo ruolo di Giovanni Paolo II, ma ha soprattutto ancora una volta sottolineato che la torre di babele deve essere abbattuta e che si deve disperatamente trovare cio' che e' comune, come per Gadamer l'idea di trascendenza attraverso il sepolcro perché altrimenti un giorno non troveremo piu' nemmeno cio' che non e' comune.

Gianpaolo Bernasconi

Interpretazione autentica : non so voi , ma io per la torre di babele, come significato, ho sempre inteso L'ARROGANZA.

TRA RATZINGER E L'USA

Riporto una intervista apparsa su un sito web ora chiuso Caffe' Europa del direttore Giancarlo Bosetti ad Hans Georg Gadamer in data 02/10/99. Alla intervista io avevo risposto con un commento che riportava tre scritti, uno di Luigi Einaudi, uno della comunista Barbara Spinelli e uno di JM Keynes che avevo segnalato a conoscenti fin dall'autunno 1994 in relazione alla guerra in Jugoslavia principalmente a Como e Venezia.

TRA RATZINGER e L'USA, Hans Georg Gadamer con Giancarlo Bosetti.
"Il rispetto per le altre religioni e' un bene che puo' salvarci sull'orlo della catastrofe, ma il cammino verso la salvezza ha dei nemici, dentro e fuori della Chiesa tra i cardinali come Ratzinger da una parte e nel potere degli Stati Uniti dall'altra". Hans Georg Gadamer, cento anni il prossimo febbraio, dati anagrafici sincronizzati col girare dei secoli, volge da tempo la sua attenzione alla religione."Penso al rispetto dei non religiosi per le religioni, ma soprattutto al rispetto delle religioni tra loro come un mezzo per salvare il pianeta dalla guerra e dalla rovina".
Gia' un anno fa, qui ad Heidelberg, in una nostra precedente conversazione, aveva parlato della "trascendenza come risorsa". Eravamo in attesa dell'uscita della "fides et ratio", l'enciclica piu' filosofica di Giovanni Paolo II, che poi si e' rivelata molto dottrinaria e "tomista" per facilitare gli "apprezzamenti incrociati" tra le diverse confessioni. anzi , quel testo papale e' una polemica precisa contro un indirizzo filosofico, quello del "pensiero debole", dei Richard Rorty e dei Gianni Vattimo che di Gadamer sono un po' gli allievi e un po' i distributori.
L'intrico filosofico nel mezzo del quale si trova il "grande vecchio" dell'ermeneutica (cosi' si chiama la scuola filosofica, che ha in "verita' e metodo" il suo testo fondativo) e' complicato dal fatto che Papa Wojtyla ne e' un ammiratore al punto che lo ha voluto fin dall'inizio ai suoi seminari estivi di castelgandolfo organizzati da un altro gadameriano, Krisztof Michalsky, il direttore dell' Istituto di scienze umane di Vienna. Con queste premesse, e' possibile che il Pontefice sia sensibilea quello che Gadamer gli manda a dire, in polemica contro "i cardinali" gelosi della esclusivita' della dottrina cattolica, e soprattutto contro uncardinale, Joseph Ratzinger, che dall'ideologia di San Pietro e' il custode piu' rigido. e il meno disponibile agli "apprezzamenti incrociati".
PERCHE? SI PREOCCUPA DEI CARDINALI E DI RATZINGER?
Perché mi rendo conto che il Papa e' sostenitore di una tendenza potenzialmente cooperativa tra le religioni. Lui ci crede e vorrebbe fare di piu', questo e' sicuro, ma bisogna vedere che cosa puo' fare davvero. guardate quel che e' successo con il "mea culpa" sugli scismi, ortodosso, protestante, anglicano.I cardinali della dottrina si sono opposti al gesto del Pontefice che era esattamente una critica delle divisioni dottrinarie. E il cardinale Ratzinger, sempre presente, troppo presente ha cercato di fermarlo.
Il Papa e' un uomo con lo sguardo straordinariamente lungimirante e , pur essendo stato sempre molto attento, qui e' andato oltre le sue stesse possibilita', ha osato persino piu' di quello che ci si aspettava da lui.La tendenza cooperativa tra le religioni ha dei nemici molto forti fuori della chiesa, prima di tutto gli americani, e poi dentro la chiesa, i cardinali come Ratzinger, custodi severi della dottrina della "unicita'" del cristianesimo cattolico. Per questo temo che il Papa non ce la fara' a superare gli ostacoli. Forse altri capi religiosi, come il Dalai Lama, forse un indiano, forse altri. spero che si affacci qualcuno in grado di mettere in guardia l'umanita' contro il rischio di una catastrofe.
CI SPIEGHI MEGLIO LA SUA VISIONE DEI PERICOLI DI QUESTO MOMENTO E DEL POSSIBILE RUOLO DELLE RELIGIONI.
L'umanita' e' esposta a pericoli enormi a causa della larga disponibilita' di armi atomiche e di altri veleni distruttivi che possono produrre danni irrimediabili. L novita' del pericolo rispetto ai conflitti del passato consiste nel fatto che in mano a molti paesi, forse anche in Irak, ci sono tecnologie capaci di dsitruggere la vita sul pianeta. Gli americani sono consapevoli di questi rischi, ma la loro preoccupazione principale e' di mantenere ed espandere il proprio potere. Non abbiamo dunque molte risorse per la salvezza. Per questo il mio sguardo si rivolge non solo alla politica ma anche alle religioni.
MA LE RELIGIONI, A DIRE LA VERITA', SONO PIU' SPESSO CAUSA DI GUERRA CHE DI PACE. ANCHE LE GUERRE PIU' RECENTI IMPLCANO CONFLITTI E ATTRITI RELIGIOSI.
E' chiaroche le confessioni religiose sono diverse , so bene che e' gia' difficile trovare una lingua comune persino tra le varianti del cristianesimo, ma l'esposizione al pericolo e' cosi' alta, la minaccia di autodistruzione del globo cosi' forte che il dialogo tra le differenti culture appare ai miei occhi, come spero apparira' a tutti indispensabile. Partiamo allora da quello che tutte le culture e le religioni hanno in comune.
E CHE COSA HANNO IN COMUNE ?
Il temaq che puo' essere discusso tra le diverse culture e' quello dei diritti umani. sui diriiti umani un accordo si puo' trovare, si deve trovare per la stessa ragione per cui tutte le religioni, grandi e piccole, il confucianesimo, il buddismo, l'islamismo, il cristianesimo, ma anche le sette animiste dell'america del sud o dell'Africa, tutte, hanno in comune il culto dei morti. proprio tutte le culture. persino la Rivoluzione di Ottobre ha prodotto l'idea di conservare per l'eternita' il corpo di Lenin. sono molto incuriosito dalla discussione sulla prosecuzione o la sospensione di questa pratica. la stessa mummia di Lenin mostra in forma caricaturale la convinzione di quaklcosa che va al di la' della morte. Cosi' come i guerrieri vichinghi che si usava seppellire con tutta la loro enorme nave.
Il fatto e' che gli esseri umani sono le uniche entita' viventi che conscono il sepolcro. E il sepolcro rivela che credono al al di la', che dopo la morte rimane qualcosa.La devozione per i defunti cosi' universale esprime qualcosa che in termini filosofici chiamiamo trascendenza. questo elemento comune ci fornisce la base per porci un obbiettivo : che tutte le religioni accettino i diritti umani. Senza la cooperazione delle grandi culture cammino non e' possibile. il cristianesimo , da solo non basta, non copre l'intero globo. Eneppure gli altri. naturalment tocca un compito superiore alla politica che non alla filosofia. Noi filosofi possiamo semplicemente adoperarci perché del tema fiolosofico della trascendenza si valorizzi il tratto comune a tutti gli esseri umani, non le differenze dottrinarie che piacciono ai Ratzinger di ntutte le religioni, ai sofisti che esasperano le differenze teologiche e le fissano in sistemi.
I DIRITTI UMANI SEMBRANO AVERE PIU' NEMICI CHE AMICI NELLE RELIGIONI.
Certo i diritti umani sono sempre stati contestati perché percepiti come un attacco alla autonomia delle diverse culture e alla sovranita' degli Stati. Per questo la Cina per esempio ha sempre respinto discorsi sui diritti umani. Dobbiamo disintossicare questa situazione e attribuire questo compito atutte le grandi religioni, non con lo scopo surrettizzio di condannare la Cina per il bagno di sangue che ci fu a pechino e tutto il resto, ma in generale. Non bisogna urtare le singole culture. il modo giusto mon e' neppure quello degli americani, che non rappresentano di sicuro la cultura piu' amata dagli altri.La disintossicazione tocca alle grandi religioni. Non basta quello che il Papa sta facendo.
IL PAPA STA ORGANIZZANDO PER LA PRIMAVERA DEL 2000 UN VIAGGIO CHE HA ESATTAMENTE QUESTO SIGNIFICATO, PERCORRERE I LUOGHI DELLA STORIA "storia della salvezza" COMUNI A TRE GRANDI RELIGIONI: ISLAM, CRISTIANESIMO, EBRAISMO:
Io concordo con lui e sento di appartenere al mondo cristiano. so anche che lui sarebbe la persona nelle migliori condizioni per l'opera di disintossicazione. Ma non so se ce la puo' fare per le difficolta' che abbiamo visto, ha all'interno della Chiesa.In Vaticano non sono molto contenti che lui sia cosi' "liberal"Tra lui ed i cardinali non c'e' sempre una pace celestiale specialmente con alcuni di loro, come ho gia' detto. altri possono aiutare, specialm ente il DALAI LAMA.
E SE LE RELIGIONI NON SI LIBERANO DI QUESTI OSTACOLI INTERNI ALLA COOPERAZIONE PE I DIRITTI UMANI ?
Allora dovremmo chiedere aiuto ai politici e chiedere agli americani di contenere certe tendenze loro espamsionistiche, che somigliano a quello che si chiamava imperialismo. gli uomini di governo europei, indiani, arabi, dovrebbero intensifcare il confronto sui diritti umani per arrivare ad una pace solida prima della terza guerra mondiale, prima del crepuscolo del mondo. E' indispensabile che questo dialogo sia piu' rapido della diffusione degli armamenti nucleari. I diversi punti di vista non possono impedire di trovare principi comuni, come per esempio il valore della vita, forse il bando dell apena di morte coem indirizzo generale del diritto intenazionale. probabilmente sono troppo vecchio, e sono un vecchio la cui voce conta poco, ma sono convinto con sufficiente chiarezza che il mondo non sopravvivera' al prossimo secolo se non ci incamminiamo in questa direzione.
E VUOLE CHE QUESTO MESSAGGIO DI ALLARME AIUTI QUALCUNO AD APRIRE GLI OCCHI ? VUOLE INCORAGGIARE IL PAPA ?
Credo che il Papa sia molto consapevole dei pericoli, ma non ha una piena autonomia di azione.E' sottoposto a pressioni. io non sono cattolico, ma anche se fossi cattolico non potrei certo chiedergli di esaudire i miei desideri. questa sarebbedavvero una vana esagerazione della mia funzione nel mondo.Ho cercato con la mia filosofia di mostrare quante poche cose possiamo controllare, ho sempre insistito sul fatto che dobbiamo imparare molto e che non sappiamo niente.Mi sono dedicato al nostro grande "ignoramus". Ignoriamo soprattutto il mistero della trascendenza, non sappiamo niente del al di la'. Non cambiero' atteggiamento adesso, non abbandono la modestia. scriva che un vecchio le ha raccontato qualche idea che gli passava per la testa, qualche paura di cui non riesce a liberarsi.

venerdì 26 settembre 2014

DIRITTO A SECEDERE/Allen buchanan

Un ottimo testo sul diritto a secedere e' quello di Allen Buchan , con prefazione di Gianfranco Miglio, del febbraio 1994, edito da Mondadori "Secessione, quando e perché un paese ha il diritto di dividersi".Nella presentazione si legge:-Il diritto di un popolo a separarsi da un altro per fondare un nuovo stato sovrano e' un tabu che la filosofia politica non ha mai osato affrontare.In questo libro per la prima volta, viene proposta una teoria coerente delle condizioni che rendono moralmente giustificabile la secessione.La teoria viene poi applicata a numerosi esempi storici e contemporanei, tra cui gli stati Uniti, il Canada, il Bangladesh, gli stati dell'ex URSS e l'Italia.
Con stile argomentativo , lucido e penetrante, allen Buchanan chiarisce che in alcune circostanze il diritto alla secessione deve essere riconosciuto come ineccepibile.
L'autore sa bene che il dilagare del movimento secessionista potrebbe disturbare l'ordine internazionale, sconvolgere l'equilibrio dei poteri, creare popolazioni di profughi,interrompere il commercio mondiale e risolversi in una immane perdita di vite umane.tuttavia proprio l'urgenza del problema e la vastita' delle sue conseguenze ci devono spingere a riflettere sulle ragioni di chi chiede la separazione, per ipotizzare una soluzione giusta e responsabile.Non diversamente dal divorzio di due coniugi che hanno vissuto insieme per tanti anni, la secessione e' un atto doloroso, ma a volte necessario, da affrontare con occhi nuovi.
Questo volume ci invita soprattutto a verificare nei singoli casi concreti cio' che la teoria propone come metro di giudizio.:la violazione dei diritti civili e politici di un gruppo, la volonta' di annientare l'identita' culturale e in particolare la pervicacia nello sfruttare economicamente un gruppo a vantaggio di un altro sono le tre ragioni che giustificano la secessione. ........... .-

mercoledì 10 settembre 2014

A PARALYSED SOCIETY/ Gerontocracy

Here the following is a letter published by The Financial Times on 09/08/14 sent by Mr Angelo Richiello against GERONTOCRACY in Italy:

_Sir, The return of the 79-year-old Leonardo Del Vecchio to lead the company he founded, Luxottica, after ejecting Andrea Guerra signals that italy is still a gerontocracy ("Luxottica chief has long-range vision of growth", september 3). Mr Del Vecchio is a similar age to Silvio Berlusconi.
The 39-year-old prime minister, Matteo Renzi, is an exception to the rule; but some might imagine him as a puppet whose strings are moved by some mummies in an old palace in Rome or Sicily.
We need views and opinions that shake up our paralysed society. Do you want to see other Del Vecchios at helm of Corporate Italy or, even worse, at Palazzo Chigi ? I don't, thank you. Angelo richiello - Milan , Italy_

sabato 16 agosto 2014

Pensare il cigno nero

Spesso la gente non e' capace di distinguere tra una minaccia finta, un bluff o una minaccia reale e concreta.
Il fenomeno del terrorismo nucleare , per esempio, apparso pubblicamente all'incirca nel 2004 con un testo del professore Graham Allison di Harvard e' stato dismesso da molti come una minaccia teorica e non concreta ma purtroppo la cosa e' reale e concreta e non vale certo il detto idiota "nulla di nuovo sotto il sole".
Infatti come ha spiegato un famoso intellettuale credibile di sinistra americano, dal 1945  circa si vive in un mondo con una nuova arma: la bomba atomica, e quindi in una nuova era , ossia quella della bomba atomica (quindi tutto di nuovo sotto il sole).
Lo stesso intellettuale, i cui articoli in inglese non vengono tradotti in italiano, almeno in tempi brevi ha detto, in un articolo di circa due giorni fa, "che e' stato solo un miracolo (intervento divino / divine intervention) che non si sia arrivati all'incenerimento almeno dell'emisfero nord della superficie terrestre l'undici settembre 2001" e lo ha detto citando le testimonianze di chi ha in mano il bottone nucleare statunitense.
Quindi e' plausibile, in modo concreto e reale , un attacco nucleare anche in Provincia di Como, Trapani, Palermo , sulla citta' di Como o di Lugano o di una qualsiasi citta' a livello mondiale (tutto di nuovo sotto il sole).
Aggiungo inoltre, senza offesa , ma in termini realistici che l'autorita' di Graham Allison di Harvard, con certezza, e' superiore senza ombra di dubbio a quello delle parrocchie cattoliche italiane.

venerdì 11 luglio 2014

Matrimonio tra omosessuali/azioni positive

Sono favorevole al matrimonio tra omosessuali come riconoscimento dei diritti civili.
Penso pero' che l'unico matrimonio naturale sia quello tra uomo e donna, tra marito e moglie come condizione senza la quale -condicio sine qua non- vi sia la procreazione di figli naturali.
Ricordo pagine illuminanti di John Kenneth Galbraith riguardo le cosidette AZIONI POSITIVE, (quote rosa, riconoscimento dei diritti dei neri e riconoscimento dei diritti degli omosessuali) che , di fatto, negli USA negli anni '70 hanno poi dato luogo a una discriminazione dei maschi bianchi e delle famigli naturali tra padre e madre di razza bianca.
John Kenneth Galbraith, pur essendo conosciuto come un economista liberal, era  cosciente riguardo ad una discriminazione nascente dalle azioni positive contro maschi bianchi e famiglia naturale tra uomo e donna bianchi.
Mi ricordo che quando ero all'universita' Cattolica di Milano (circa anno 1990/1991), parlai di questo possibilita' di discriminazione dei maschi bianchi e delle famigli naturali tra madre e padre bianchi ad una donna assistente di diritto del lavoro , che, alle mie parole, mi squadro' come fossi un TROGLODITO.

domenica 22 giugno 2014

BMW, deindustrializzazione, delocalizzazione ed Europa

Si continua a dire che la Germania e' la locomotiva d'Europa ma a guardare bene si deve anche vedere il perché la Germania sia la locomotiva di Europa.
Sostanzialmente , in parole molto semplici, la Germania non ha subito il processo di deindustrializzazione che hanno subito altri paesi europei, tra cui l'Italia ed in parte gli Stati Uniti di America.
Basta a questo proposito vedere, negli ultimi 12/10 anni, il vertiginoso aumento del numero di BMW vendute in Cina (per menzionare un brand qualsiasi), tanto da richiedere da parte della BMW anche l'apertura di nuovi stabilimenti in Cina.
Da questo punto di vista la globalizzazione ha beneficiato solo alcuni paesi, come la Germania, ed ha , nei fatti, profondamente danneggiato chi:
A) Non ha un mercato globale, ma solo locale, ad esempio in Italia un mercato a livello di comune, di provincia o regione e magari senza possedere un monopolio.
B) E' stato vittima passiva della delocalizzazione perché a livello geografico ha subito un esproprio di lavoro in base alla delocalizzazione in Cina od in altri paesi emergenti, sia come imprenditore concorrente di aziende che invece hanno delocalizzato , sia come dipendente italiano di aziende che hanno trasferito il lavoro all'estero.
C) Chi come paese , avendo un sistema fiscale non competitivo , non ha attirato aziende al suo interno: come invece ha fatto la Svizzera con il settore delle commodities a livello globale.  
Si e' quindi creato un mondo barocco, dove a livello europeo , ciascun paese ha corso in modo autonomo secondo il detto inglese beggar my neighbour , cosa che ad esempio si vede nelle attuali guerre monetarie. Solo che a livello di moneta, l'Europa corre con l'euro, ossia piu' o meno unita', mentre su tutti gli altri fronti corre divisa, come nel caso delle delocalizzazioni.



lunedì 9 giugno 2014

LEGA NORD ALLE ELEZIONI EUROPEE

La Lega Nord alle alle ultime elezione europee, rispetto ad analoghi partiti europei ha subito una notevole sconfitta.
Infatti l'Ukip inglese ha avuto il 29% dei voti, il National Front francese ha avuto il 25% dei voti e il People Party della Danimarca ha avuto il 27% dei voti.
I motivi sono sostanzialmente due:
A) Una classe dirigente della Lega Nord intellettualmente impreparata , gente che non e' capace di definire il concetto di inflazione in economia (e non stiamo parlando di cose che legittimamente un politico puo' non conoscere come per es la Coppock curve in analisi tecnica).
B) Degli obiettivi della campagna elettorale sbagliati: ossia una incapacita' di definire le priorita', nel senso di interessi politici, per la popolazione padana.


venerdì 6 giugno 2014

LA QUALITA' DEL DIBATTITO TELEVISIVO IN ITALIA (E NON SOLO IN ITALIA)

In Italia ci sono continui dibattiti politici dalla mattina alla sera in televisione : il problema e non di poco conto e' che la qualità ' del dibattito televisivo italiano, da zero a 10 e' pari a 3.
Ad esempio , in TV , i commentatori politici dicono continuamente che NON c'e' inflazione. Ma l'affermazione secondo cui in Italia non c'e' inflazione e' falsa.
Nell'anno 2000 il Corriere della sera costava 800 lire, mentre oggi costa 1,40 euro, ossia circa 2700 lire. Faccio l'esempio del Corriere , ma il medesimo discorso puo' essere applicato ad altri giornali, al pane ,al latte, alla benzina etc etc: e' chiaro che c'e' inflazione, ma l'inflazione non dipende dall'euro perché ci sarebbe stata anche con la lira (l'inflazione e' alta anche in USA sul dollaro americano).
Ma il problema e' : come si fa ad andare in televisione a dire che non c'e' inflazione, ossia dire davanti a milioni di spettatori una menzogna bella e buona ?
Il problema e' che le menzogne toccano tutti temi, non solo quelli economici, ma anche giuridici, sanitari etc etc.
PS Ieri la BCE avrebbe dovuto, di conseguenza alzare i tassi, non abbassarli. 

domenica 25 maggio 2014

RKL

A very good band I saw at Leoncavallo in Milan was   : http://www.rkl.com/ .
I remember , in particular, that the bassplayer was very fast and precise.
He did a show with his skate too, before the gig, doing very difficult figure with his skate.
I think that RKL was one of the best US band at the time (I'm speaking about 1989/1992).
The  lyrics by RKL are clever and with a deep meaning.

sabato 24 maggio 2014

THE MONEY BUBBLE / JAMES TURK

An exceptional book about the current global and social economic caos is "The money bubble, what to do before it pops" by James Turk and John Rubino - 2013-.
With a simple explanation and clear charts the book by James Turk covers the most important topics about gold, tangible assetts, the next systemic economic collapse and the police state in US , Europe and globally.

mercoledì 14 maggio 2014

NAZIONI UNITE

Ultimamente a livello italiano si parla molto degli errori dell'Europa.
Ma ci si dimentica di ricordare che le Nazioni Unite sono una organizzazione internazionale molto piu' antidemocratica dell'Europa.
La maggior parte degli stati che compongono le Nazioni Unite sono stati dittatoriali e non democratici.
Qualche mese fa lessi un articolo su IL GIORNALE di Silvio Berlusconi dove si diceva che le nazioni unite, in accordo con gli stati africani, sponsorizzano gli attuali sbarchi a Lampedusa finanziando i migranti, che per il 97% non chiedono asilo politico ma sono in cerca di una vita maggiormente comoda a livello economico.
Altri fatti tristemente famosi da ricordare riguardo le Nazioni unite sono la conferenza mondiale di Durban , in Sudafrica dal 31 agosto al 8 settembre 2001 contro il razzismo (Per le Nazioni Unite il razzismo e' sempre a senso unico , ossia del bianco che discrimina il nero e NON il contrario, o del lombardo che insulta il calabrese, il siciliano o il latinos e non il contrario).
Una posizione che ritengo corretta , nei confronti delle Nazioni unite e' quella di John Robert Bolton che ha servito come ambasciatore americano presso le Nazioni Unite.

mercoledì 30 aprile 2014

Classe cosmopolita / Robert Shiller

Qualcosa di valore riguardo la classe cosmopolita lo ha scritto Robert Shiller su Project Syndicate il 15 dicembre 2006 "The new cosmopolitans", in particolare riguardo il risentimento della classe locale rispetto quella cosmopolita, anticipando cosi' , nel 2006, un aspetto negativo della globalizzazione dato che la classe della globalizzazione e' la classe cosmopolita stessa.
L'articolo di Ernesto Galli della Loggia su style N° 5 del maggio 2014, "non piu' padroni in casa nostra" oltre ad arrivare in ritardo, rispetto Robert Shiller, sbaglia anche i termini della questione, dato che non e' vero che avere una formazione internazionale sia di per sé un vantaggio e che nessuno sia in grado di intercettare il malcontento diffuso della classe locale rispetto a quella cosmopolita.

lunedì 14 aprile 2014

I titoli nobiliari NON sono riconosciuti dalla costituzione italiana

Risposta ad un leghista che difende la costituzione italiana relativamente alle disposizioni transitorie e finali nel titolo XIV - i titoli nobiliari non sono riconosciuti etc etc ............ -

Non che abbia una singolare simpatia per i nobili, in particolare per quelli del sud italia e sud europa, (che mi sono poco simpatici): ma mi chiedo che colpa abbia uno come il Conte Marzotto o altro nobile veneziano o lombardo riguardo il fatto che il Re e' scappato con Mario Roatta.
Se leggi il testo di Paul Craig Roberts "the end of laissez faire capitalism" vedrai che la globalizzazione, in un capitalismo distorto a livello globale, ha CREATO LA CASTA DEL DENARO E DEL POTERE FINE A SE STESSA , che non ha componenti genetiche ereditarie e che unisce i piu' disparati fronti (ebrei, nobili , mussulmani, cinesi, nigeriani, figli di operai arricchiti  etc etc).
E' anche per questo che nel caos globale si fa fatica a capire chi fa che cosa.
Davanti ad una situazione -attuale- del genere la previsione costituzionale delle disposizioni transitorie e finali al titolo XIV ha poco senso.
Ho conosciuto per esempio per lavoro un  nobile di milano che ha sempre sgobbato e si e' sempre meritato quello che aveva quando ci sono mafiosi, massoni , caste del denaro e caste legali dei tribunali, caste burocratiche, caste sindacali e del potere che sono i veri parassiti/casta.
Paul Craig Roberts, in un testo MOLTO ATTUALE "the end of laissez faire capitalism", lo ha capito e lo ha scritto (Il testo e' disponibile solo in inglese ed e' del giugno 2013. I tedeschi lo hanno tradotto in tedesco, mentre gli italiani se ne sono ben guardati dal tradurlo in italiano- in Italia, furbescamente, alcuni pseudointellettuali, hanno fatto uscire pallide copie del testo di Paul Craig Roberts-)

giovedì 13 marzo 2014

STANDARD EUROPEO ? SOLO PER ALCUNE CLASSI SOCIALI ?

Matteo Renzi ha detto che portera' l'aliquota sulle rendite finanziarie al 26%.
A prima vista la cosa potrebbe sembrare saggia in un ambito di armonizzazione europea, ma l'aumento della aliquota delle rendite finanziarie e' solo una posizione strumentale.
Infatti non tutti i risparmiatori sono dei traders che guadagnano cifre astronomiche sui mercati finanziari in poco tempo:anzi , in maggior parte i detentori di azioni, fondi etc etc sono piccoli risparmiatori che non hanno informazioni privilegiate .
Intendo dire che la maggior parte degli investitori, sui soldi investiti hanno gia' pagato le tasse ed hanno dei guadagni limitati, sia quantitativamente che temporalmente.
Inoltre in Italia c'e gia' la tobin tax e si rischiano distorsioni con altri centri finanziari che a livello globale hanno una tassazione molto inferiore.
Altro motivo e' che passare dal 12,5% al 26% per cento in un arco di tempo molto limitato lascia lo spazio a supposizioni che illuminano, non tanto una strategia politica positiva per tutti, ma una posizione faziosa che implica il danneggiamento di alcune classi sociali.
allora si dovrebbe standardizzare anche la spesa che lo stato pone in essere per le FERROVIE: dal 1992 al 2012, l'Italia ha speso 207 miliardi di euro per le ferrovie italiane, mentre l'inghilterra, con uan rete di simile lunghezza ne ha spesi 69 di miliardi di euro e costi simili all'Inghilterra ci sono in Francia e Germania.
Ecco che allora Matteo Renzi dovrebbe, per armonizzare a livello europeo la spesa pubblica per le ferrovie italiane, tagliare nei prossimi 2 anni di 2/3 la spesa pubblica italiana per le ferrovie italiane.

domenica 9 marzo 2014

giovedì 6 marzo 2014

mercoledì 5 marzo 2014

OTTIMO LONG PLAY

Un ottimo long play e' quello dei BAD BRAINS "ROCK FOR LIGHT" uscito originariamente per la ROIR di New York.
Il gruppo suonava all'inizio jazz per poi passare al punk/hardcore con -rock for light-.

domenica 23 febbraio 2014

Ripartizione debito pubblico in europa ed Euro

Ieri sera alle 18.15 ho telefonato a Radio Padania libera riguardo l'incontro a Milano in via Corridoni della lega nord NO EURO.
Ho detto che e' giusto criticare l'Euro come moneta, una moneta senza persone raffigurate come Sterlina inglese, Franco svizzero o Dollaro americano , ma solo con ponti stilizzati o archi.
Il messaggio che fornisce l'euro , moneta senza persone importanti raffigurate e' che le persone sono intercambiabili e non fanno la differenza: questo e' un messaggio tipico della attuale Europa comunista/totalitaria , non democratica (si parlava di deficit democratico in Europa nel 1990 quando ero all'Universita' ma nulla e' cambiato, anzi le cose sono peggiorate).

Inoltre ho detto che le critiche all'euro vanno bene ma che i veri problemi sono altri due:
A) Uno, che il debito pubblico italiano - circa 2000 miliardi di euro- e' solo un problema di Roma e non di Bruxelles e che e' Roma che lo deve ripagare , nello stesso modo in cui di debiti del sud Europa sono del sud Europa e non del nord Europa.
B) Che il mercato secolare al ribasso a Wall Street iniziato nel 2000 , insieme al problema del debito , e' il vero problema economico globale ed italiano.
Quindi il sud Europa ha due immensi problemi : 1 Il debito 2 Il momento economico di lungo periodo sfavorevole in relazione ad un mercato azionario secolare in ribasso dall'anno 2000 : l'euro e' solo un ulteriore problema , ma non grave come i primi due (Debito e mercato azionario in un trend secolare al ribasso, considerati gli indici azionari, in particolare, deflazionati). 
In conclusione, sono favorevole alla moneta EURO perché i problemi non derivano tanto dall'EURO ma dall'eccesso di debito e dal ciclo economico di lungo periodo sfavorevole.

domenica 16 febbraio 2014

HOW THE WORLD REALLY WORKS

A very good book to understand the current crisis and who is acting behind the scene is "How the world really works" by Alan B. Jones, 1996.

giovedì 13 febbraio 2014

domenica 19 gennaio 2014

Grandi numeri

Una moltitudine di italiani/e sono molto peggio di Silvio Berlusconi, sia per ignoranza che mediocrita' o immoralita' o illegalita' : solo che queste cose gli italiani / italiane le fanno di nascosto  per cui non vengono presi non essendo al centro delle attenzioni politiche o poliziesche.

mercoledì 15 gennaio 2014

Avvelenamento_ art 493 CP

"chiunque avvelena acque o sostanze destinate all'alimentazione , prima che siano attinte o distribuite per il consumo , e' punito con la reclusione non inferiore a 15 anni. Se dal fatto deriva la morte di una o più persone si applica l'ergastolo." art 493 CP.
Logicamente se siete morti per avvelenamento NON potete fare causa.
Inoltre nei fatti e' difficile l'onere della prova, infatti se il veleno e' inodore ed incolore e voi non siete morti, a che laboratorio di analisi vi dovete rivolgere? Se l'edicolante il barista ogni giorno vi da di resto monete radioattive, voi come fate a saperlo ?
Insomma un onere della prova complesso se non siete morti. e se siete morti, come si fa a capire se l'avvelenamento e' dovuto al caffe' , al pane, alla colazione o al pranzo ? Insomma il diritto NON puo' risolvere tutto !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Inoltre l'avvelenamento puo' avvenire al bar se vi servono un caffe' adulterato o una pizza avvelenata , ma puo' anche avvenire modificando un prodotto standard, ad esempio una lattina di birra o di una qualsiasi bevanda, in accordo fraudolento tra venditore al dettaglio e  produttore. 

martedì 14 gennaio 2014

Lacrime di coccodrillo

Quelle di Roberto Maroni ,di ieri, su Gianfranco Miglio, al convegno a Milano, sono LACRIME DI COCCODRILLO.

Conflitto di interessi di Enrico Letta

Perché il Partito democratico non solleva piu' il problema del conflitto di interessi ?
Perché e' lo stesso partito democratico che ha problemi di conflitto di interessi.
Ad esempio il Dr Enrico Letta ha un ENORME conflitto di interessi con suo zio, Gianni Letta , che a sua volta ha un figlio che e' amministratore delegato di Medusa Group.

sabato 4 gennaio 2014

MATTEO RENZI


Matteo renzi e' il cavallo sbagliato per il partito democratico.
Prima il PD se ne accorge e meglio e'.
Ad esempio ha sollevato il tema dell'art 18 che e' anacronistico e non essenziale nell'attuale marasma di un mercato del lavoro italiano duale, diviso tra garantiti di fatto e non garantiti di fatto , non DI DIRITTO.
Esistono paesi civilissimi , ricchi e ben funzionanti dove l'art 18 non esiste nemmeno.

mercoledì 1 gennaio 2014

MAFIA IN TICINO E LOMBARDIA

Le mafie italiane ed internazionali sono presenti in egual modo in Ticino (Svizzera) ed in Lombardia (Italia) : le mafie italiane ed internazionali sono presenti inoltre nelle borse valori internazionali, nella chiesa cattolica, nelle ONG e nelle piu' varie realta' . E' per questo che il futuro italiano ed europeo non puo' che essere pieno di problemi veramente gravi e pesanti, nonostante l'idiota ottimismo di chi accetta una realta' da incubo italiana ed occidentale facendo finta di nulla.