venerdì 14 novembre 2014

Capire il cristianesimo per evitare la catastrofe

Riporto la parte della intervista che consiste nella risposta alle domande del giornalista , tagliando il preambolo dell'articolo, apparsa in data 18 settembre 2004 su il Giornale di Silvio Berlusconi: personalmente concordo con Rene' Girard.

Professor Girard, in che modo la Bibbia tratta il tema del sacrificio e della violenza diversamente dagli altri testi sacri ?

In tutte le religioni arcaiche il mito racconta la fondazione della religione, che avviene sempre con l'omicidio collettivo di una vittima che e' ritenuta colpevole.Nella Bibbia, e soprattutto nel Nuovo Testamento, la vittima invece e' innocente e per la prima volta non viene applicato il meccanismo del capro espiatorio. Si svela cosi' quello che io chiamo il ciclo della violenza mimetica.

Ed e' questo il punto di svolta della storia della umanita' ?

Si, anche se e' un po' complicato spiegarne le conseguenze. Il Cristianesimo, infatti priva l'umanita' della protezione offerta dal sacrificio che eliminava la violenza all'interno della societa'; togliendo il sacrificio non siamo piu' protetti dalla violenza che era stata imbrigliata dal capro espiatorio e che altrimenti si sarebbe diffusa distruggendo l'umanita'.Il Cristianesimo ha lentamente sovvertito questo ordine di cose fino all'eliminazione completa dei sacrifici umani, che erano, lo ripeto, il minimo comune denominatore di tutte le culture del mondo.

Pero' questo non ha eliminato la violenza, che oggi dilaga nella nostra societa'........

Abbiamo piu' violenza perché, come dicevo, il cristianesimo cj ha privato dei sacrifici finalizzati a esorcizzare la violenza all'interno delle societa' arcaiche. Il cristianesimo pretende da noi molto di piu' e ha reso quindi molto piu' difficile essere uomini, per i quali la violenza e' ineludibile. Si pensava che le religioni fossero una invenzione dell'uomo e che si potesse tranquillamente farne a meno, ma questo e' impossibile, ed oggi soltanto una maggiore comprensione del Cristianesimo potra evitare la catastrofe finale. Il progresso della tecnologia e della scienza ha sviluppato anche terribili potenzialita' distruttive della guerra che nell'antichita' faceva parte dei meccanismi rituali del sacro.

Che ruolo gioca il Cristianesimo in questo processso ?

Ci svela questo meccanismo con il racconto della Apocalisse, che non e' una fantasia o una ripresa di favole comuni al tardo giudaismo, ma un chiaro avvertimento di quello che succedera'. L'apocalisse integra il messaggio cristiano; dobbiamo essere consapevoli della pericolosita' implicita nel cristianesimo: l'Apocalisse ci avverte delle conseguenze che ci saranno inevitabilmente se non adempiremo alle esigenze del Cristianesimo rinunciando volontariamente alla violenza.

Come possiamo fare ?

Cambiando idea sulla religione.La gente di solito pensa alla religione come fosse qualcosa di stupido o come una specie di antidoto contro la violenza, come se fosse una medicina, di cui basta prendere un paio di compresse per stare meglio, ma questo e' falso. L'uomo delle religioni arcaiche interpreta la vita in un certo modo: si sacrificano delle vittime agli dei e cosi' ci si garantisce l'esistenza in un mondo stabile fatto di regole fisse.E' la dimensione dell' "eterno ritorno" tipica dei Greci e degli Indu', per i quali il sistema dei sacrifici serve anche  frenare il progresso umano.Non e' casuale , ad esempio, che sia l'agricoltura sia la tecnologia si siano sviluppate per la maggior parte nelle zone di influenza biblica. la nostra civilta' e' stata pero' tanto libera e tanto creativa da arrivare ad inventare persino la bomba atomica. Ha ragione San Paolo quando definisce le altre religioni "infantili", perché evitano la fatica delle scelte attraverso il meccanismo del sacrificio rituale cruento: la crescita e la maturita' implicano la responsabilita' delle scelte. Sempre San Paolo definisce la religione come l'educazione della umanita', e ricorda come alla fase infantile delle prime religioni segue quella quella della maturita' ossia il cristianesimo.Il problema religioso non si risolve dicendo semplicemente "la religione e' buona" o " la religione e' cattiva": il problema e' capire, e noi non abbiamo ancora capito completamente il Cristianesimo. Piu' capiremo il cristianesimo e maggiore sara' il nostro grado di liberta'"
NB Personalmente sono contro l'esercizio della violenza : ci sono pero' dei casi in cui l'esercizio della violenza e' legittimo come per il caso della legittima difesa o della guerra giusta in caso di aggressione.I confini delle definizioni sono labili, ma ci sono casi platealmente chiari di aggressione contro uomini o donne o stati innocenti.