lunedì 8 agosto 2022

Il commilitone (alpino)

 Dal 1992 al 1993 svolsi il servizio militare in una caserma di alpini punitiva ed operativa, perche' , dato che stavo studiando per la seconda laurea in scienze politiche, avevo chiesto una raccomandazione ad un famoso uomo politico di sinistra di Como per farmi mandare a Como al distretto militare per poi avere il tempo di studiare (cosa che non avrei potuto fare se fossi stato inviato a militare secondo la destinazione ordinaria degli alpini di Como ossia la zona di Vipiteno).

Il politico non mantenne la promessa di mandarmi al distretto militare di Como e quindi partii per Nocera inferiore e poi per la provincia di Cuneo. (infatti io "sono uomo di mondo" non tanto perche' parlo un ottimo e fluente inglese, ma perche' ho "fatto il militare a Cuneo" come disse Toto', il comico napoletano)

La raccomandazione per andare Como , per motivi di studio, era una cosa innocua rispetto l'abitudine, ben diffusa, a  quei tempi, di pagare una tangente per non fare il servizio militare (cosa che ha fatto un mio conoscente di olgiate Comasco) ed essere congedati oppure la pratica , possibile di fatto solo per i privilegiati, di presentare un contratto di lavoro all'estero della durata di due anni per venire congedati oppure di essere raccomandati per andare nei Carabinieri dove si prendeva uno stipendio pieno, allora di circa 1,5 milioni di lire al mese invece della 5000 lire giornaliere dell'alpino semplice.

Ma quello che volevo dire , al di la' del preambolo e' questo: in caserma a Borgo San Dalmazzo, venni messo a fare il refettorista , per punizione, per tre mesi e lavorai per tre mesi a fare le pulizie etc etc.

Con me c'era un altro refettorista, stupido ed ignorante, al quale , per due ore cercai di spiegargli il concetto giuridico di " causa di servizio" , ma inutilmente (infatti l'alpino, in questione, un piemontese di Cuneo, come la maggiore parte dei commilitoni in quella caserma, era stupido ed ignorante).