mercoledì 13 dicembre 2017

ERNST NOLTE_La guerra civile europea e' iniziata nel 1917_

Riporto l'ottima intervista a Ernst Nolte presente a pagina 151 del volume "I veri pensatori del nostro tempo" di Guy Sorman, 1989 :






Si deve liberare la Germania dal senso di colpa ?
I tedeschi desiderano comprensibilmente ritornare ad essere il popolo di una nazione come le altre.Per raggiungere questo scopo e' importante non dimenticare Hitler, ma relegarlo nei libri di storia.Da cio' nasce l'importanza degli storici in Germania:confermino o no la singolarita' del nazismo, "banalizzino" o no il totalitarismo nazista, il paese avra' oppure non avra' il monopolio della barbarie in questo secolo.Quella che in Germania si definisce "querelle degli storici"si trova attualmente al centro delle disquisizioni intellettuali , e alla sua origine c'e Ernst Nolte.
I "tre volti del fascismo", pubblicato nel 1963, ha reso Nolte uno dei migliori storici su questo argomento. Ma un articolo su di lui scritto nel 1986 per la Frankfurter Allgmeine Zeitung ha scatenato una autentica guerra a mezzo stampa.Guidati dal filosofo Jurgen Habermas, gli intellettuali di sinistra accusano Nolte di dirigere un _complotto revisionista_ destinato a sminuire la responsabilita' dei tedeschi e a banalizzare l'Olocausto.
Che cosa ha detto Nolte nell'articolo ? Che non si puo' capire il nazismo senza fare riferimento al bolscevismo e che il Gulag ha cronologicamente preceduto Auschwitz.In realta' gia nel 1963 Nolte aveva definito il fascismo come un antimarxismo "che con metodi quasi identici , cerca di annichilire il nemico".
I miei colloqui sono avvenuti nella casa berlinese di Nolte, in un grande appartamento miracolosamente scampato ai bombardamenti nel 1945.Una cosa mi sembra certa:Nolte non e' un agitatore, bensi' un ricercatore, forse scavalcato dall'ampiezza del dibattito da lui provocato.
I TEDESCHI SAPEVANO SENZA SAPERE
Nolte ricorda:"nell'agosto 1942 presi il treno per recarmi dal domicilio dei miei genitori alla fabbrica di armamenti cui ero assegnato.Un'infermita' alla mano destra mi aveva evitato l'incorporazione nell' esercito.Durante il viaggio, un ufficiale delle ss mi intimo' di uscire dallo scompartimento per far posto a una vecchia ebrea con la stella gialla" La donna era avviata alla deportazione e allo  sterminio.Nolte non protesto', non lo feceroneppure i compagni di viaggio:"avevamo paura , non eravamo degli eroi" ammette oggi. "E, in ogni caso non potevamo far niente.inoltre, non sapevamo con esattezza cio' che sarebbe accaduto a quella donna.".Nolte aveva allora solo diciotto anni;appartiene infatti alla "generazione del sospetto"Ma sorgono immediatamente due problemi:quello della conscenza e quello della colpevolezza.
I tedeschi sapevano ? Le sue risposte non sono mai né dirette né semplici:Nolte preferisce cogliere la complessita' dei fenomeni.le menti allergiche alla filosofia tedesca diranno che cio' significa spaccare il capello in quattro.Secondo Nolte, "un primo gruppo, il piu' numeroso aveva dei sospetti;un secondo gruppo assai ristretto, sapeva; e un terzo gruppo, parimenti ristretto partecipava all'olocausto".Perche' cosi' pochi sapevano veramente ? "perché il sistema nazistaera una organizzazione razionalein cui regnava la divisione del lavoro tipica dell'era industriale."possiamo ritenere che i tedeschi siano collettivamente responsabili ?"senza la collaborazione dei gendarmi francesi, italiani, belgi o rumeni, l'Olocausto non sarebbe stato possibile:gli ebrei sono state le vittime dell'intero anisemitismo europeo".
L'INTERO OCCIDENTE E' COLPEVOLE
"Hitler aveva concepito la soluzione finale gia' nel 1922!". Nolte si basa sulle confidenze di Hitler pubblicate da Dietrich Eckart, la sua guida intellettuale.Ancor prima della guerra, "gli scritti e le dichiarazioni di Hitler erano sufficientemente espliciti per provocare la reazione dei governi occidentali", precisa. Tuttavia, questi ultimi non hanno fatto niente:si tratti della Francia, della Gran Bretagna o degli Stati uniti, hanno persino rifiutato di concedere i visti di immigrazione agli ebrei.Nel 1942 Roosevelt e Churchill erano perfettamente informati sull'esistenza dei campi di sterminio.Le organizzazioni ebreo-americane si sono incessantemente appellate a loro, documenti alla mano. Alcuni di questi irrefutabili documenti sui campi di sterminio sono stati pubblicati dalla grande stampa degli Stati Uniti gia' nel 1943.Eppure Churchill e Roosevelt non si sono mossi; temevano che , se si fossero occupati specificamente della salvezza degli ebrei i loro sforzi bellici sarebbero stati intesi a favore di una "guerra ebraica", proprio cio di cui li accusava Hitler.
Non si puo' quindi parlare di responsabilita' dei soli tedeschi conclude Nolte.Tuttavia, se si crede nel concetto di responsabilita' "collettiva", si cade nello stesso errore di Hitler nei confronti degli ebrei."Negli anni '20 Hitler constata che in Russia parecchi dirigenti bolscevichi sono ebrei.E questo e' esatto.Come e' vero che le rivoluzioni comuniste che falliscono in Ungheria e  a Monaco di baviera sono guidate da ebrei.Hitler ne trae la conclusione che gli ebrei sono _collettivamente responsabili_di queste rivoluzioni.Inventa il concetto di "giudeo-bolscevismo", che diventera' la base ideologica del nazismo.Nel 1939, quando Chaim Wizmann, presidente dell'Organizzazione sionistica mondiale, dichiara che gli ebrei impegneranno la battaglia contro il nazismo nel mondo intero, Hitler vi vede un' ulteriore prova del complotto giudeo-bolscevico.Va detto che Nolte e' stato violentemente accusato dalla sinistra per la riesumazione di questo discorso poco noto di Wiezmann.Non accredita forse la tesi del complotto nell'opinione pubblica tedesca ?"L'ho fatto" replica Nolte, "soltanto per dimostrare come funzionava il delirante cervello di Hitler.In realta' , gli ebrei tedesci erano in maggioranza dei borghesi conservatori.L'ideologia nazista era assurda, tuttavia ha funzionato secondo questo tipo di ragionamento".
L'ANIMA TEDESCA NON ESISTE
Ma il nazismo, come spiega Nolte in tutta la sua opera di storico, non e' l'ideologia di un'epoca, un fenomeno datato ? O e' invece l'emanazione dell'anima tedesca , di un "eterno germanico" ?
"Se esiste un'anima dei popoli, essa non ha conseguenze determinanti sul corso della storia" dice Nolte."Le congiunture di un epoca e lo spirito del tempo- lo Zeitgeist- sono fattori piu' possenti dell'anima dei popoli. Per di piu' , all'intero dell'anima tedesca esistono forti variazioni, perlomeno analoghe a quelle che si riscontrano nei diversi popoli europei.E se e' vero che esiste una dimensione prettamente tedesca del nazismo, e' difficile tracciare un confine tra cio' che dipende dal fascismo europeo dell'epoca e cio' che dipende dalla anima tedesca.
In definitiva , a parere di Nolte, il nazismo sarebbe la forma tedesca di un fenomeno piu' generale :l'ideologia fascista del tempo.
Il nazismo, spiega Nolte, e' stato solo l'espressione piu' radicale del movimento principale costituito dai fascismi.La forma "originaria" e' stata l'Action francaise di Charles Maurras;quella "normale" il fascismo di Benito Mussolini.Secondo Nolte, Maurras e' il vero padre fondatore del fascismo come idoelogia:tuttavia non gli si possono addebitare le estreme conseguenze politiche.Che cosa sarebbe successo se egli avesse preso il potere politico in Francia ?Nessuno puo' dirlo.Secondo Nolte una breve frase di Maurras riassume l'intera ideologia fascista "SONO CATTOLICO, MA SONO ATEO".Vi e' racchiuso tutto:l'amore per l'ordine, la nostalgia di un mitico passato, la negazione dello spirito critico, il rifiuto della trascendenza, una metafisica di rimpiazzo.
Perché le ideologie fasciste sono apparse nel nostro secolo e hanno raggiunto una tale ampiezza ?Nolte ricorda-tendiamo a dimenticarlo-che nel 1940 l'intero continente europeo, a eccezione della Gran Bretagna, era governato da fascismi nazionali, mentre l'URSS sperimentava con Stalin una altra variante del totalitarismo.Facismo e comunismo sono stati all'epoca due parallele risposte alla angoscia ed al caos suscitati dalla rivoluzione industriale nata nel XIX secolo.Se si vuole capire il fascismo si deve risalire alla rivoluzione industriale;questa grande rottura in seno alla civilta' europea e' la matrice storica degli eventi successivi, poiché ha strappato gli uomini da sistemi di vita e da modi di pensare millenari.Fascismo e comunismo, afferma Nolte, sono stati due tentativi di ricostituzione dell'antico ordine contro il disordine moderno, che ha fatto leva sui miti di un periodo aureo: la Francia delle cattedrali, l'impero romano, la tribu' germanica, la societa' senza classi ........Ma tutti questi fascismi potevano concludersi solo negativamente, a motivo di un unico difetto congenito:i fascisti credevano di poter conservare i frutti della modernita' industriale pur sopprimendo la cultura liberale;non avevano capito che lo spirito critico e' condizione essenziale della innovazione.
Il fascismo sarebbe quindi un fenomeno datato; apparterrebbe quindi a un' epoca precisa della Storia europea.Ancora oggi, ammette Nolte, esistono parecchi moviementi fascisti, ma siamo usciti dall'epoca in cui essi erano  in grado di prendere il potere.Quindi e' assurdo brandire l'epiteto "fascisti" come una pistola sotto il naso degli avversari ! Era assurdo gia' negli anni '30, quando i comunisti trattavano i liberali, i conservatori e i socialdemocratici da fascisti; cosi' , ricorad Nolte, si crearono le condizioni favorevoli alla presa del potere da parte dei fascisti veri.( )
AUSCHWITZ E' LA CONSEGUENZA DEL GULAG ?
Sino a questo punto , non e' possibile confutare in blocco l'argomentazione di Nolte.Come non chiedere, insieme con lui che "Il terzo Reich diventi oggetto di ricerche scientifiche ", anche a rischio di rivedere alcuni tabu' ? ma non abbiamo ancora affrontato l'ipotesi piu' controversa, quella che ha scatenato veramente la polemica.
"Nel 1986 , sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung, lei ha scritto:_cio' che viene chiamato lo sterminio degli ebrei perpetrato sotto il Terzo Reich, e' stato una reazione, una copia del Gulag sovietico;una copia deformata, non l'originale_.Poco piu' avanti nello stesso articolo precisa: "non si tratta di un semplice genocidio, bensi' di una reazione provocata dalle azioni di sterminio commesse dalla rivoluzione russa...... ".
Queste frasi, indubbiamente troppo coincise" replica Nolte, "sono soltanto il riassunto di una tesi che cerco di spiegare da 25 anni.Tento di far capire che Auschwitz e' un crimine di eccezionale gravita', ma non isolato.E' la conseguenza di una concatenazione ideologica e psicologica legata alla rivoluzione russa.Il fascismo e' anzitutto una reazione dettata dalla paura, piu' antica, dal caos provocato dalla rivoluzione industriale.Oggi sottovalutiamo la paura del bolscevismo che si e' impadronita degli europei negli anni '20. Senza il bolscevismo non vi sarebbe stato il fascismo.Entrambi sono i protagonisti di una autentica "guerra civile europea".
"La guerra civile europea", questo e' il titolo dell'ultimo libro pubblicato in Germania nel 1987, che completa il ciclo dell'opera di Nolte. Una guerra civile che e' iniziata nel 1917 e che e' terminata -forse provvisoriamente- con un Ersatz di pace nel 1945.
Se non si considera questa guerra civile-annunciata come ricorda Nolte, un secolo fa da Nietsche e da Marx- come una realta' globale, e' assolutamente impossibilecapire gli eventi che la costituiscono.
Nolte insiste:"Il mio ragionamento non e' frutto dell'immaginazione:Mussolini, che fu marxista prima di diventare fascista si e' epresso con chiarezza sull'argomento".Accettiamo e seguiamo la logica di Nolte sino a questo punto.Ma come condividere anche la sua tesi secondo cui il Gulag fu l'originale Auschwitz solo una copia ?
Sottovalutiamo i crimini del Gulag, dice Nolte, perché non li conosciamo a fondo.Ne abbiamo solo una visione letteraria -con la mediazione di Solzenicyn_ e in pratica non disponiamo di alcuna foto, non avviciniamo direttamente alcuna vittima, alcun testimone.
E il Gulag fu proprio un processo di sterminio sistematico, fondato unicamente SULLA APPARTENENZA A UNA CATEGORIA SOCIALE.Ad Auschwitz, si e' trattato invece sull'appartenenza ad una categoria razziale.Nolte cita Lenin :"Il suolo russo deve essere ripulito dai cani e dai porci della borghesia agonizzante".
Zinov'ev intendecva sterminare dieci milioni di persone.I marinai di Odessa fucilarono tutti coloro che avevano le unghie pulite.Lo sterminio "sociologico" del Gulag , cioe' verso l'appartenenza ad una classe sociale, ha storicamente preceduto lo sterminio "biologico" basato sulla appartenenza a una razza.
Questi fatti incontestabili, dice Nolte, sono poco noti e mai insegnati in Europa.Tutte le influenze politiche giocano a favore dell'ignoranza:la difesa del socialismo, egli spiega, esige che sia minimizzato il Gulag.in compenso l'odio per il capitalismo porta gli intellettuali di sinistra a spiegare che Auschwitz e' una conseguenza logica del nazismo, il quale sarebbe soltanto un sottoprodotto del capitalismo"Questa pretesa relazione tra capitalismo e nazismo e' tanto opinabile che si rivela indimostrabile.Invece il rapporto marxismo-nazismo , che domina il periodo in questione e' complesso ma dimostrabile." ( )
PERSONALMENTE CONCORDO CON QUANTO SOSTENUTO DA ERNST NOLTE.