lunedì 18 febbraio 2013

L'incidente stradale come arma politica


L'incidente stradale puo essere utilizzato come continuazione della politica con altri mezzi (Von Clausewitz).
 
Nel libro di Igor R. Safarevic  "La legislazione religiosa nell'URSS", edizione paoline 1976 si legge :
 
°Padre Dmitrij Dudko nella abitazione di Mosca (1975), -foto a fianco- appena rilasciato dall'ospedale con entrambe le gambe fratturate e ingessate dopo l'attentato di cui si parla piu' sotto.
 
Padre Dudko e' assai noto per aver osato sfidare le autorita' predicando.
Infatti secondo la concezione sovietica di liberta' religiosa, predicare equivale a svolgere propaganda ideologica illegale.
Quando le sue prediche (alcune delle quali sono state pubblicate in italiano da -Russia Cristiana-) cominciarono ad attrarre credenti nella chiesa moscovita dove egli celebrava, fu dapprima trasferito a Kabanovo (una cittadina a 200 km dalla capitale) e poi visto, visto che la gente continuava a frequentarlo, gli imbastirono l'incidente d'auto che egli stesso descriveva: "Stavo recandomi in macchina da fedeli di un'altra citta'; viaggiavo sulla vecchissima auto di un amico e c'erano con noi altri fedeli.
Ad un certo punto del tragitto ci fecero sviare verso una strada secondaria, dicendoci che la strada principale era chiusa per lavori. Ci siamo un po' meravigliati perche' abbiamo osservato che un'altra macchina imboccava invece quella strada che a noi era stata dichiarata chiusa, ma non vi abbiamo fatto caso.
Ad un certo punto ci siamo trovati davanti un camion che bloccava tutta la strada e non ci lasciava passare. Abbiamo pensato di superarlo, ma il camion all'improvviso si e' fermato nel bel mezzo della strada e poi, invertendo la marcia, ci e' venuto addosso a marcia indietro. Con una manovra disperata il nostro conducente e' riuscito ad evitare che la nostra macchina venisse semplicemente schiacciata, e cosi' io mi sono ritrovato all'ospedale con le gambe rotte, ma vivo; gli altri passeggeri della macchina se la sono cavata anche con meno.
Una delle persone che viaggiavano con noi era una fedele della nostra chiesa, studiosa d'arte; quando all' ospedale dove ci ricoverarono scoprirono che questa donna aveva un titolo di studio accademico, le piovvero addosso i rimproveri e le beffe:- ma come, hai studiato all'universita' e ti lasci abbindolare da questi mistificatori ! credi alle loro favole .....-.°
 
 
In copertina il libro riporta la frase di V. I. Lenin: "Finche' queste misure non verranno attuate senza sotterfugi, il popolo non sara' liberato dalle vergognose  persecuzioni poliziesche a causa della fede".