giovedì 15 settembre 2011

Lettera del 27/06/07 inviata al giornale "La provincia di Como"

Avendo letto l'intervento del Dottor Gianluca Rinaldin sul quotidiano la Provincia del 26 giugno 2007, ho trovato interessante dover dare una risposta alle affermazioni dell'esponente di forza Italia in Regione lombardia, residente a Faloppio.
Come prima cosa , il suo improvviso interesse per il problema cave, a Faloppio, ha seguito la dinamica del congegno ad orologeria, non essendo chiaro cosa lo ha spinto ad una tale presa di posizione che sarebbe dovuta avvenire molti anni prima.
Difatti a Faloppio, la frittata e' fatta , e come e' noto dalla frittata mai nessuno e' riuscito ad estrarre delle uova.
Purtroppo, per la maggioranza delle gente di Faloppio, il problema non e' personale, ma della classe politica espressa da Forza Italia a livello locale, che manifesta in primo luogo, in modo spasmodico, l'interesse del singolo politico, e non di chi tale classe dovrebbe rappresentare.
Tanto che la questione cave, non sempre Adam smith insegna, ma come l'esperienza ha dimostrato, esistono anche interessi collettivi, che a Faloppio sono stati consapevolmente dimenticati da decenni; tutto questo mentre in altri paesi come l'Australia le aziende minerarie devono combattere contro norme ambientali troppo restrittive.
Il giacimento di Pilbara della Fortescue Metals, in Australia, e' stato fermato per proteggere un pappagallo notturno mentre i tassi e le volpi a Faloppio sono spariti da tempo.
Inoltre la gestione della cosa pubblica e' sempre avvenuta, fino a poco tempo addietro, tramite liste civiche in realta' collegate alla locale Forza Italia, che cosi' ha sempre avuto un monopolio sul comune di faloppio e che quindi ha , prima di qualsiasi altra entita' istituzionale gestito le cave.
Faloppio 27/06/07
                                                                           Bernasconi dottor Gianpaolo