venerdì 1 luglio 2011

Rivoluzione liberale italiana

Ho dei seri dubbi che in Italia possa essere introdotto un sistema politico liberale, basato sul libero mercato come negli Stati Uniti di America e non su mercati coatti.
D'altronde autori che hanno un seguito molto forte in altri paesi occidentali come , per es Ludwig Von Mises, in Italia sono poco conosciuti, oppure , come Ayn Rand quasi completamente  ignorati.
Da una ricerca della agenzia di investigazione statunitense, la kroll associates, il conflitto di interessi in Italia e' sussistente in modo profondo in tutto il sistema ed il problema degli interlocking directorates e' presente nell'ottanta per cento delle aziende quotate alla borsa di Milano.
Inoltre vengono poste barriere all'entrata in vari settori in base a "regole non scritte" e la lentezza del sistema giudiziario scoraggia i capitali stranieri dal venire in Italia, facendo sviluppare la pratica degli arbitrati, concorrenziali rispetto la giustizia pubblica.
Tutto questo si riflette, concretamente, nella pessima performance dell'indice FTSE MIB negli ultimi 10 anni, rispetto ad altri indici paragonabili come il DAX tedesco.