lunedì 4 luglio 2011

Perche' mi sono dimesso dalla Lega Nord

Lettera pubblicata dal giornale "La Provincia di Como " in data 31 Gennaio 2011.

A fine 2010 ho presentato le dimissioni dalla Lega Nord, considerato, in particolare, che le questioni sollevate al congresso provinciale di novembre 2010 a Montano Lucino,conflitto di interessi e trasparenza relativamente agli incarichi conferiti dal partito, non hanno avuto risposta.
Come affermazione politica, al di la' del dato legislativo, dico che non e' una lesione della privacy chiedere chi, della Lega Nord, per un incarico conferito dal partito stesso, percepisce del denaro da azienda pubblica mentre altra cosa e' chiedere che un politico renda pubblica una fonte legittima di reddito privato.
Non e' lesione della privacy filmare un politico che incassa tangenti, mentre lo e' filmarlo, grazie alle nanotecnologie, in una camera di albergo, in situazione di intimita' con la moglie.
Al di la' delle strumentalizzazione dei due temi di cui sopra, il conflitto di interessi e trasparenza, il vero problema della Lega Nord riguarda il contenuto del federalismo,un forte egualitarismo livellatore, comune anche alla sinistra, una forte componente demagogica, la mancanza totale di un progetto liberale, e l'assenza del termine scadenza nell'adempimento dei suoi piani.
Per il contenuto del federalismo basta aver letto alcuni articoli, come per esempio, quelli del professore Luca Ricolfi, "Il tassello che manca al federalismo fiscale", La Stampa del 6 agosto 2010.
Riguardo l'egualitarismo, che si lega alla demagogia, basti ricordare ad esempio le campagne sugli stipendi dei parlamentari, persone che poi, si trovano a regolare un sistema bancario che presenta dei dirigenti con stipendi superiori di 10 o 20 volte.
La mancanza di pensiero liberale la si vede nell'attaccamento della Lega Nord alle aziende pubbliche monopolistiche e nella difesa di alcune categorie professionali che vivono sostanzialmente grazie a privilegi.Per quanto riguarda la deadline,l'assenza di una scadenza relativa ai progetti, amplia il presente facendo scomparire il futuro.
La Lega Nord e' poi sostanzialmente un partito vecchio, e considerato che la classe del 1948, storicamente, dal punto di vista del bilanciamento tra diritti e doveri, e' stata assai piu' fortunata , in occidente, di altre classi, come per esempio la classe degli anziani che ha combattuto in Russia durante la seconda guerra mondiale e piu' fortunata della classe del 1985, qui il problema non e' anagrafico ma di pensiero; ad esempio l'accento sul dialetto, nell'era della globalizzazione, e' eccessivo ed il no al nucleare sbagliato.
C'e' un rinascimento nuclare in tutto il mondo e l'Italia e' in forte ritardo.
Dr Gianpaolo Bernasconi
Faloppio