lunedì 5 settembre 2022

Gli "extraprofitti" delle imprese petrolifere e delle materie prime

 I cosidetti "extraprofitti" delle imprese petrolifere, come l'italiana ENI, in un mercato naturalmente ciclico come quello azionario e delle materie prime, sono profitti legittimi, in un mercato non manipolato (la manipolazione del mercato va provata) che non vanno espropriati alle imprese e che consentono alle imprese di stare in piedi e pagare i dipendenti.

Espropriare i profitti da "bonanza" delle imprese petrolifere e' una misura da stato maoista/fascista che distrugge il sistema capitalistico che e' l'unico che crea ricchezza, si legga Ludwig von Mises "la mentalita' anticapitalistica" testo degli anni cinquanta del secolo scorso , ancora assai valido.

Solo uno come Maurizio Gasparri di Forza Italia, che ha, di fatto, una mentalita' statalistica ed anticapitalista anche se si professa liberale, poteva proporre un esproprio dei profitti da "bonanza" delle imprese petrolifere.

Inoltre , se fosse lecito l'intervento statale di esproprio dei cosidetti "extraprofitti" di una impresa come ENI, allora lo stato dovrebbe intervenire a salvare ENI quando i profitti sono magri e cattivi, ossia si legittimerebbe e si richiederebbe obbligatoriamente l'intervento statale in un mercato libero e naturalmente ciclico per salvare imprese non solo colpite da cicli negativi di mercato, ma anche inefficienti ed incompetenti di loro.

L'Italia , purtroppo , e ' per sua natura (avendo sempre avuto il partito comunista piu' forte tra le nazioni del blocco occidentale), un "nido" di falsi liberali