venerdì 20 aprile 2012

CONTABILITA' DELLO STATO ITALIANO


In politica sono un liberale e mi piace molto Ludwig von Mises.
Penso che comunque un certo grado di pianificazione e di spesa pubblica sia saggia , nel senso di investimenti che creino occupazione attraverso opere pubbliche statali, dopo che il PENDOLO della storia negli ultimi 25 anni ha svuotato il prestigio e il potere della mano pubblica, per esaltare , ad esempio, la figura del manager di PRIVATE EQUITY ed in generale il settore privato.
Penso pero' che la situazione italiana sia diversa e che in questo caso la spesa pubblica puo' essere, in parte deleteria.
WHY WALTZ WHEN YOU CAN ROCK ?

In italia la spesa pubblica ammonta a 820 miliardi di euro, circa il 52% del PIL.

Le voci piu' importanti sono:
a stipendi della pubblica amministrazione = 181 miliardi
b pensioni= 250 miliardi
c interessi sul debito= 87 miliardi
d investimenti= 36 miliardi
e acquisti di beni e servizi della pubblica amministrazione= 137 miliardi
f contributi alla produzione= 42 miliardi

Il problema principale , letti e capiti i dati elencati, e' che lo stato deve aumentare il debito per gli investimenti pubblici  e la produzione manifatturiera di beni da parte di aziende pubbliche e tagliare, in modo intelligente , la spesa PARASSITARIA, che per esempio si annida, in particolare, nella voce acquisti di beni e servizi della pubblica amministrazione.
WHY WALTZ WHEN YOU CAN ROCK, vale nel senso che si deve agire invece di andare avanti a non tagliare la spesa ed il debito parassitario e puramente di consumo inutile e voluttuario